Il nuovo spot della Barilla non è per tutti

Per il suo nuovo spot, Barilla ha realizzato un cortometraggio ‘Open Carbonara’ che cerca di promuovere la cucina inclusiva mostrando le diverse diete che possono coesistere all’interno di una scuola. In questa scuola gli studenti mangiano la pasta alla carbonara a pranzo. Ma non tutti mangiano allo stesso modo, perché alcuni non mangiano carne di maiale. Il padre di uno studente, uno chef, cerca quindi di inventare una ricetta alternativa, una senza carne di maiale, senza uova e senza parmigiano, così i bambini possono mangiare tutti la stessa cosa.

Ma questa cucina inclusiva non manca di rispondere ai media e ai social di estrema destra, che denunciano un colpo di marketing “wokista” e temono la scomparsa di una tradizione a favore di una società cosiddetta multiculturale. Tuttavia, il marchio italiano produce solo pasta. Tale pubblicità, prodotta quindi in modo tale da provocare una trovata pubblicitaria, non obbliga in alcun modo a nuove norme per la produzione di detta ricetta.

Come il nipote di Barilla è riuscito a rilevare l’azienda dagli americani

Non è la prima volta che si parla di Barilla per le sue pubblicità. In effetti, le parole del capo del marchio hanno suscitato scalpore nel 2013, ma sono andate contro il senso di ciò che oggi è considerato “svegliato”. Ha spiegato che gli omosessuali non comparirebbero mai nelle pubblicità del marchio perché sono amati e difesi “la famiglia tradizionale”, ciò che rappresenta valore fondamentale dell’azienda”.

Alberto Gabriele

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