Il governo Meloni nomina i suoi fedelissimi alla guida delle aziende pubbliche

Ballo di nomine ai vertici delle più importanti aziende pubbliche italiane. Il Ministero dell’Economia, che detiene partecipazioni significative in queste società quotate, ha pubblicato mercoledì 13 aprile i suoi desideri sulla composizione dei consigli di amministrazione.

Il premier Giorgia Meloni ha saputo imporre molte delle sue decisioni ai suoi alleati – Lega (anti-immigrazione) e Forza Italia (conservatrice) – che avevano chiesto una rottura più netta con il passato per vincolare i capi di Stato e di governo governo a loro i loro partiti. Toccherà ora agli azionisti approvarli.

“Le nomine del nuovo management di Eni, Enel, Leonardo e La Poste sono frutto di un’attenta valutazione di competenze e non di appartenenza. Questo è un ottimo risultato del lavoro di squadra del governo. (…) Il loro compito è raggiungere risultati economici solidi e duraturi nell’interesse della nazione che rappresentano nel mondo.” ha detto ieri il primo ministro italiano come afferma il quotidiano italiano Corriere della sera.

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Cambio amministratore delegato di Enel e Leonardo…

Al colosso energetico Enel, Flavio Cattaneo, 59 anni, attualmente vicepresidente esecutivo dell’operatore ferroviario privato Italo-NTV, entrerà come amministratore delegato. Succede a Francesco Starace, amministratore delegato dal 2014 e il cui terzo mandato sta per scadere. Sotto la sua guida, l’azienda è stata una delle prime multinazionali del settore energetico ad abbracciare lo sviluppo sostenibile, un impegno molto avanzato ma che non figura in primo piano nelle priorità del governo Meloni.

Paolo Scaroni, presidente dell’AC Milan, assumerà la presidenza dell’Enel. Il suo nome è stato fortemente voluto da Silvio Berlusconi e questa nomina è una delle rare concessioni fatte da Giorgia Meloni ai suoi alleati. Paolo Scaroni è stato in precedenza amministratore delegato del gruppo dal 2002 al 2005. Questa figura controversa è stata spesso criticata per i suoi stretti legami con la Russia, che ha sviluppato durante il suo mandato come amministratore delegato di Eni, terminato nel 2014.

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Alla Leonardo, gruppo specializzato nell’aerospazio e difesa, Roberto Cingolani diventerà amministratore delegato. È stato responsabile della tecnologia e dell’innovazione dal 2019 al 2021. Il fisico 61enne e sostenitore dell’energia nucleare, già ministro per la Transizione ecologica sotto il precedente governo di Mario Draghi, aveva accettato di diventare consigliere energetico di Giorgia Meloni dopo le dimissioni dell’ex premier e di sostenere il suo successore Gilberto Pichetto Fratino.

…se Eni e le Poste mantengono il loro capo

L’amministratore delegato del colosso degli idrocarburi Eni, Claudio Descalzi, manterrà la carica che ricopriva dal 2014. Secondo il Corriere della sera, Giorgia Meloni ha riposto in lui molta fiducia in questi mesi. I suoi sforzi per diversificare i fornitori di gas dell’Italia per liberarsi dalla dipendenza dalla Russia lo avrebbero reso indispensabile agli occhi del governo.

Infine, è stato confermato per un nuovo mandato anche l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo del Fante, in carica dal 2017.

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(Con AFP)

Alberto Gabriele

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