ROMA. Il governo italiano ha informato circa 169.000 famiglie che in futuro gli verrà ritirato l’assegno di cittadinanza. Pochi giorni prima della fine del mese, gli interessati sono stati informati tramite SMS dell’INPS che dal 1° agosto non sarebbero state erogate più le prestazioni sociali. Il governo guidato dal premier Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) aveva già annunciato il primo maggio che avrebbe abolito l’assegno di cittadinanza per molti ex beneficiari.
Secondo i piani del governo, il denaro dei cittadini sarà ora disponibile solo per alcune famiglie. Le persone sposate con figli e le famiglie con persone di età superiore ai 65 anni dovrebbero continuare a ricevere il sostegno, anche se il termine “prestazione di cittadinanza” dovrebbe essere eliminato. In futuro gli aventi diritto potranno acquistare con la carta bonus prodotti alimentari selezionati per un valore di 382 euro. Chi è considerato abile al lavoro ma non svolge alcun lavoro riceverà in futuro prestazioni notevolmente inferiori. Secondo le stime si tratta di circa la metà delle 169’000 economie domestiche colpite.
In futuro, i giovani tra i 18 ei 59 anni che possono lavorare riceveranno 350 euro al mese, a condizione che abbiano completato la formazione o siano impegnati socialmente. Questi 350 euro sono disponibili solo per un anno. La Meloni vuole far lavorare le persone normodotate e alleggerire il peso degli imprenditori. Chiunque assuma un beneficiario del welfare dovrebbe pagare tasse ridotte sulla previdenza sociale. Tutto il resto dovrebbe essere chiarito dopo la pausa estiva parlamentare.
Scoppiano proteste in tutta Italia
Gli SMS inviati dall’ente di protezione sociale hanno suscitato piccole e grandi proteste in tutto il Paese. Ci sono stati disordini, in particolare a Napoli, la città italiana con il maggior numero di beneficiari di welfare. Centinaia di persone hanno fatto irruzione negli uffici degli enti locali ed è dovuta intervenire la polizia.
L’allora governo di centrosinistra del Primo Ministro Giuseppe Conte (Movimento Cinque Stelle) ha approvato nel 2019 alcuni programmi sociali, mantenuti sotto l’egida del Primo Ministro Mario Draghi (indipendente). L’attuale governo di centrodestra Meloni ha annunciato fin dall’inizio che avrebbe chiuso e ristrutturato lo stato sociale italiano. (St)