Fulda (ots)
Governo di ragion nazionale, sembra patetico! Ciò suggerisce una responsabilità da statista in contrapposizione a piccole dispute di coalizione. Ma a ben vedere, quello che il leader della CSU Markus Söder ha proposto al cancelliere Olaf Scholz, con l’Unione come partner minore, sarebbe piuttosto un governo di necessità nazionale. Ciò è dovuto anche al dilemma dell’Unione.
Perché i loro portavoce Friedrich Merz e Söder devono rendersi conto che semplicemente sono a corto di alternative politiche. Non vogliono aderire all’AfD, che si è rafforzata di fronte alla nuova crisi migratoria. A livello federale, il credo è che il firewall, già parzialmente crollato nei comuni, debba essere difeso qualunque cosa accada.
Anche i Verdi non sono un’opzione nel governo federale per Merz e Co., con la loro persistente resistenza a una politica di asilo molto più severa e la loro politica di transizione energetica che spaventa la popolazione. I liberali sono rimasti una soluzione di emergenza, ma da un lato sono bloccati nella spirale discendente del vortice del semaforo e temono per la loro esistenza. Con Christian Lindner e soci invece c’era al massimo abbastanza per un governo di minoranza dipendente dalla mercé dell’SPD. Ma ciò che viene praticato in Italia da decenni sarebbe un incubo per la Germania. E se, in pratica, l’AfD diventasse improvvisamente il principale acquirente?
E chi esclude in sé una causa comune con la sinistra e l’AfD non può concludere un patto con Sahra Wagenknecht, il cui orientamento rappresenta un misto di posizioni ai due antipodi del panorama partigiano tedesco. La vicinanza al despota russo Vladimir Putin e i vantaggi socio-politici che la Germania non può permettersi.
Tuttavia il cancelliere Scholz finora non ha intrapreso alcuna azione per cacciare i verdi scontenti, come aveva chiesto Söder. Quando si tratta di politica migratoria, il socialdemocratico mette il carro davanti ai buoi. Le espulsioni destinate ad accelerare sono in realtà la fine del processo, poiché sempre più migranti continuano ad affluire in questo paese di confine attraverso altri Stati dell’UE. Una politica responsabile dovrebbe innanzitutto attivare la leva. Invece del “Patto tedesco sulla migrazione”, come promesso prima delle elezioni regionali, c’è il rischio di paralisi del Paese. Attualmente SPD, Verdi e FDP si stanno allontanando da nuove elezioni.
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