I sopravvissuti al naufragio di Lampedusa testimoniano: “C’erano quindici giubbotti di salvataggio per 45 persone”

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Secondo i sopravvissuti, nel naufragio morirono 41 persone. Tra loro ci sarebbero almeno 3 bambini. I migranti avrebbero lasciato la Tunisia per l’Italia. Lo riferisce l’agenzia di stampa italiana. ANSA.

I sopravvissuti testimoniano all’agenzia di stampa italiana ANSA che avrebbero lasciato Sfax, in Tunisia, giovedì alle 10, diretti verso le coste italiane. Dopo circa sei ore di navigazione, la barca di metallo alta sette metri si sarebbe capovolta. Secondo quanto riferito, 15 delle 45 persone a bordo indossavano giubbotti di salvataggio. Solo 4 di loro, 3 uomini e 1 donna, sopravvissero al naufragio. Tra le vittime ci sono tre bambini. Si dice che la nave mercantile maltese Rimona abbia avvistato gli annegati e li abbia consegnati alla guardia costiera italiana.

Non è chiaro se si tratti di una delle due navi segnalate dai media italiani lo scorso fine settimana. Nella notte tra sabato e domenica due navi sarebbero state in difficoltà a causa del maltempo. Secondo i media italiani sarebbero stati uccisi una madre e un bambino di appena 18 mesi. Probabilmente provenivano dalla Costa d’Avorio. Secondo la guardia costiera italiana sono state portate in salvo 57 persone. Allora risultavano disperse 30 persone. Almeno una di queste due imbarcazioni sarebbe partita dalla Tunisia. I media tunisini hanno riferito lunedì che 11 corpi sono stati ritrovati vicino a Sfax e che 44 persone risultano ancora disperse.

In un altro incidente lo scorso fine settimana, 25 migranti si sono ritrovati bloccati su una pericolosa scogliera a Lampedusa dopo che la loro barca si era rotta sugli scogli. Erano bloccati da venerdì. Domenica un elicottero è arrivato in loro soccorso.

Agenzia di stampa Reuters riferisce che il numero di migranti via mare è aumentato notevolmente quest’anno. Quest’anno in Italia sono già arrivate via mare 92.000 persone, mentre l’anno scorso nello stesso periodo furono circa 43.000, riferisce il Viminale. L’UE ha quindi concluso un accordo controverso con la Tunisia. Il Paese arresta i migranti in cambio di centinaia di milioni, ma la situazione dei diritti umani lascia molto a desiderare. L’opposizione italiana, dal canto suo, attacca duramente il Primo Ministro italiano Giorgia Meloni e la politica europea.

Alberto Gabriele

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