Santiago del Cile, 26 gennaio (EFE).- Migliaia di persone si sono riunite questo giovedì pomeriggio in Plaza Baquedano, nel cuore di Santiago del Cile, per assistere al concerto gratuito offerto dall’Orchestra Sinfonica Nazionale, che ha interpretato la Nona Sinfonia di Beethoven al spianata di fronte al Teatro dell’Università del Cile.
L’attività, che ha visto anche la partecipazione del Coro Sinfonico dell’Università del Cile e la direzione del Maestro Rodolfo Saglimbeni, si è svolta nell’ambito della celebrazione dei 180 anni di storia che questa università celebra nel 2024.
“Abbiamo progettato questo concerto come regalo al pubblico come parte delle celebrazioni del nostro 180° anniversario. L’Orchestra Sinfonica Nazionale del Cile è un patrimonio che l’Università del Cile protegge per il paese. Con questo concerto, da un luogo di alto simbolismo, noi vogliamo esprimere il nostro attaccamento alla cultura e alla sua importanza per una convivenza pacifica che stimoli lo sviluppo di tutti”, ha dichiarato la direttrice dell’istituto, Rosa Devés.
È davvero un luogo a parte, non solo perché si trova nel cuore della capitale cilena, ma anche perché è l’epicentro delle manifestazioni che hanno scosso il Paese alla fine del 2019, un’ondata di proteste che ha portato all’apertura di un processo costituente valido fino ad oggi.
Inoltre, in questi giorni Plaza Italia (ribattezzata Plaza de la Dignidad dai cittadini che hanno manifestato tre anni fa) sta subendo un piano di ristrutturazione che mira a recuperare lo spazio pubblico e riaprire l’accesso alla metro chiusa dall’epidemia sociale.