Il pubblico ha vissuto una serata al Teatro Ángela Peralta in cui la violinista solista Nina Farvarshchuk è stata special guest
Una serata sublime e affascinante è stata vissuta al Teatro Ángela Peralta con il concerto dal titolo “Las Cuatro Estaciones”, di Antonio Vivaldi, con una performance speciale della violinista solista Nina Farvarshchuk e dei membri della Camerata Mazatlán.
Circa 18 musicisti straordinari hanno offerto uno spettacolare concerto d’archi che ha affascinato i partecipanti nel luogo culturale più importante di Buenos Aires.
Gli strumenti erano perfettamente coordinati sul palco e all’unisono hanno ascoltato un repertorio pieno di nostalgia e amore per la musica barocca.
In serata ha presentato Concerto brandeburghese n. 3,di JS Bach, un gioiello del periodo barocco e uno dei preferiti di orchestre e pubblico di tutto il mondo.
Il programma ha visto la partecipazione della violinista Nina Farvarshchuk, che, circondata dai suoi compagni d’orchestra, ha eseguito una magistrale Le quattro stagioni di Vivaldi, un concerto per violino e orchestra, dedicato a ciascuna delle stagioni, primavera, estate, autunno e inverno, del compositore italiano.
Bastava un arredo ligneo e i musici con i loro strumenti perché i presenti potessero apprezzare ognuna delle melodie, che sono all’origine dei testi delle poesie, tradotti direttamente in musica da Vivaldi i versi poetici.
Questa è l’opera più famosa di Vivaldi, insolita per l’epoca, il compositore italiano pubblicò i concerti accompagnati da poesie, forse scritte da lui stesso, descrivendo ciò che voleva rappresentare in relazione a ciascuna delle stagioni.
Fornisce uno degli esempi più antichi e dettagliati di quella che in seguito sarebbe stata chiamata musica programmatica o descrittiva, musica con un elemento narrativo. Ad esempio, “inverno” è spesso dipinto con toni cupi e cupi, al contrario, “estate” evoca l’oppressione del caldo, riproducendo anche un temporale estivo nell’ultimo movimento.
Il concerto di primavera è stato il Concerto n.1 in mi maggiore, op.8, RV 269che comprendeva i movimenti di Allegro, Largo e Allegro pastorale.
Poi è arrivata l’estate con il Concerto numero 2 in sol minore, Op. 8, RV 315, Allegro non molto, Adagio e piano-Presto e forte y Presto.
Continuo la caduta, con il Concerto n.3 in fa maggiore, op.8, RV 293, con i movimenti di Allegro, Adagio molto e Allegro, per culminare infine con il Concerto numero 4 in fa minore, Op. 8, RV 297, con Allegro non molto, Largo e Allegro.
“Grazie mille per essere venuta, è stato un sogno diventato realtà per me suonare con una grande orchestra come questa. Abbiamo provato molto, spero, ed è stato di tuo gradimento”, ha commentato Nina Farvarshchuk.
Con le affascinanti e note melodie del compositore italiano, si è svolta un’emozionante riunione, che è stata finalmente riconosciuta dal rispettabile pubblico che ha ringraziato la dedizione dei musicisti sul palco con i loro applausi.