Gli archeologi italiani affermano di aver scoperto sculture molto importanti risalenti all’epoca dell’antica Roma, ha riferito la BBC.
Le sette sculture sono state rinvenute in una villa fuori Roma che apparteneva al mecenate del famoso poeta romano Ovidio. Le sculture rappresentano il mito dell’orgogliosa madre Niobe, narrato nel poema di Ovidio “Metamorfosi”. Un team di archeologi ha scoperto le sculture sul fondo di una piscina un tempo lussuosamente decorata. Si ritiene che le sculture siano arrivate lì durante un terremoto e vi siano rimaste per circa duemila anni.
Nella poesia “Metamorfosi” Ovidio registrò molti miti sulle trasformazioni. Niobe era madre di 14 figli e si vantava di essere più fertile della dea Leto. Niobe è stata punita per il suo orgoglio. I figli di Leta, Artemide e Apollo, uccisero i suoi figli. Piangendo di dolore, Niobe si trasformò in pietra.
La scoperta delle sculture ha sollevato una domanda intrigante: cosa è venuto prima, le sculture o il famoso poema di Ovidio? Forse il proprietario della villa commissionò la realizzazione di sculture basate sull’opera del poeta. O forse è stato il contrario: queste sculture hanno ispirato Ovidio a scrivere il poema.
Gli archeologi affermano che le sculture sono in condizioni relativamente buone e descrivono questa scoperta come eccezionale.