Lo spettacolo “Sul disagio di vivere” sarà visibile dal 30 novembre al 9 dicembre allo Schweizer 5. Si tratta dell’eredità transgenerazionale e della complessità delle identità.
MacGuffin, l’oggetto della performance che innesca l’azione, è la scrivania del bisnonno. È stato tramandato di generazione in generazione nella famiglia Herder e può essere trovato in ogni soggiorno, occupando e lasciando spazio. Nessuno poteva davvero usarlo, perché il suo bisnonno era alto 1,56 metri ed era molto più basso del resto della famiglia, eppure nessun membro della famiglia può separarsi da lui. Quando la madre di Lela Herder cedette il suo appartamento a Barcellona, diede via tutto tranne la scrivania e lo spedì a Francoforte tramite spedizioniere senza chiedere – o almeno così dice la storia.
Il tavolo e la teiera d’argento proveniente da un grande magazzino ebraico su di esso incarnano l’essenza di ciò che è già implicito nel titolo della mostra: può esistere una sorta di patrimonio transgenerazionale, che assume in particolare la forma di oggetti in definitiva inutili? compaiono nella vita quotidiana, ma sono simbolici di certe storie? Emblematica è anche la sala eventi con lo Schweizer 5, ereditato da una famiglia ebrea e che continua ad essere gestito: come la teiera, ci sono anche luoghi che non vogliamo lasciare andare, ma allo stesso tempo ti pesano, dice produttrice Elena Polzer.
L’elemento scatenante nella vita privata di Herder che l’ha portata ad approfondire la storia della sua famiglia è stata la realizzazione, poco più che ventenne, quando era una giovane adulta, che una parte della sua famiglia era ebrea; secondo cui essere ebreo era sempre un’attribuzione altrui. “In un modo o nell’altro, tutti lo sapevano, ma nessuno ne ha mai parlato”, spiega Herder, che è anche il regista dello spettacolo, nell’intervista: “In realtà, molto di quello che è successo in questa famiglia, compreso il trauma, può essere attribuito al momento dell’espulsione.” La parte colpita della sua famiglia fuggì in esilio già nel 1934, seguita da sradicamento e domande di appartenenza. Herder tenta di rispondere a queste e ad altre domande nello slideshow di 75 minuti.
Selon Elena Polzer, ce qui est intéressant dans l’histoire de la famille Herder, c’est qu’elle n’est pas seulement une histoire de victimes, mais aussi d’agresseurs, c’est donc dans l’ensemble une histoire très tedesca. Dato il suo modo di lavorare molto personale, all’inizio sono state espresse delle riserve, ma non da parte sua. A questo proposito Polzer ha un atteggiamento femminista secondo il quale anche il privato e il personale sono politici. Lo spettacolo è un pezzo da camera volto a fare una dichiarazione politica secondo cui “sarebbe positivo se tutti imparassimo di nuovo ad ascoltare con più attenzione e allo stesso tempo a pensare alle implicazioni”.
“Sul disagio di vivere” promette personaggi strani e bellissime foto. È una serata intima per tutti coloro che non amano le tipiche rappresentazioni natalizie kitsch prima di Natale ed sono più interessati all’attualità e alla politica, afferma Polzer. Promette anche biscotti fatti in casa oltre al tè.
Svizzera 5
Via Svizzera 5
Anteprima: giovedì 30 novembre, 19:00 (intero)
Altre date:
1 dicembre, 19:00 (venerdì)
2 dicembre, ore 17:30 con asilo nido (sabato)
7 dicembre, 19:00 (giovedì)
8 dicembre, 19:00 (venerdì)
9 dicembre, ore 17:30 con asilo nido (sabato)
Biglietti a 13,96 euro www.eventbrite.de (Pagamento tramite PayPal) o via email a tickets@andpartnersincrime.org (se possibile solo per biglietti scontati, per preiscrizione al servizio babysitter e pagamento in contanti in biglietteria)
Massimo 30 posti, consigliata la prenotazione anticipata