Giorgia Meloni – Tanti stranieri, pochi lavoratori

Quando il cancelliere Karl Nehammer visita il suo vicino meridionale, l’Italia, c’è un argomento di conversazione principale in questi giorni: il recente forte aumento della migrazione. L’Italia è alle prese con più arrivi di barche rispetto agli ultimi anni. E anche in Austria il tema torna d’attualità dopo la fine della pandemia e nel bel mezzo della discussione sull’aumento dei prezzi. Uno scambio bilaterale con il premier italiano Giorgia Meloni sull’immigrazione clandestina dovrebbe aprire la strada a un vertice del Consiglio Ue di giugno, dove questo tema è all’ordine del giorno.

Solo una settimana fa, Meloni ha incontrato a Londra il suo omologo britannico Rishi Sunak. Insieme hanno firmato una dichiarazione d’intenti bilaterale, comprendente un capitolo separato interamente dedicato alla questione della migrazione. Lo ha scritto l’agenzia di stampa Ansa quasi a sottolineare la particolare sensibilità politica dei due governi su questo tema. Ma i due Paesi hanno in comune non solo le politiche migratorie restrittive, ma anche l’allungamento delle coste e il recente forte aumento degli arrivi di migranti e richiedenti asilo.

41.000 arrivi quest’anno

Più di 45.000 persone sono rimaste bloccate nel sud dell’Inghilterra nel 2022 e più di 100.000 in Italia lo stesso anno. Invece di un declino, a partire dall’insediamento di Mario Draghi in autunno, la situazione in Italia ha raggiunto il suo apice, soprattutto nel 2024. Alla fine di aprile, circa 41.000 migranti irregolari sono arrivati ​​in Italia, principalmente attraverso il Mediterraneo – circa quattro volte più dello stesso periodo dell’anno scorso. La promessa fatta dal premier romano e compagno di coalizione Matteo Salvini, noto per la sua dura retorica e presa di posizione sull’immigrazione, di arginare gli arrivi dei boat people non è stata mantenuta, nemmeno dopo sei mesi di mandato. Tuttavia, il governo di Roma non si stanca di sottolineare che è necessario un approccio europeo per rispondere alla questione migratoria.

In questo contesto si spiegano anche il viaggio della Meloni a Londra ei contenuti ivi discussi. Il capitolo sulla migrazione nella dichiarazione dei due Paesi si concentra principalmente sulla “dimensione esterna”, intesa come misure strutturali per contrastare la migrazione alla fonte, anche attraverso il sostegno ai Paesi di origine. Include anche misure controverse come accordi con paesi terzi per espellere migranti entrati illegalmente nel paese, come la Gran Bretagna voleva concludere con il Ruanda. Il governo britannico intende trattenere i migranti irregolari e portarli nei paesi dell’Africa orientale in modo tempestivo in cambio di un risarcimento. Soprattutto, i critici lamentano che il caso del Ruanda, paese dell’ex guerra civile, non è un posto sicuro. Meloni, invece, ha difeso i piani del governo conservatore durante la sua visita. “Parlare delle deportazioni e del Rwanda come di uno Stato che non rispetta i diritti ed è inadeguato è razzista”, ha dichiarato il capo del governo italiano.

La coalizione di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia non si preoccupa solo di migrazione. Il Paese, notoriamente debole economicamente, si è posizionato in termini di crescita del Pil nei primi tre mesi del 2023 con un incremento dell’1,8% ai vertici europei. Allo stesso tempo, tuttavia, una grave carenza di personale in diversi settori economici non può essere ignorata. Secondo il ministro del Lavoro italiano Marina Elvira Calderone, mancano in totale un milione di lavoratori. Secondo le stime dell’associazione professionale Assoturismo Confesercenti, nel solo settore del turismo, uno dei motori economici del Paese, mancano almeno 50mila persone.

insulto della festa dei lavoratori

Per contrastare questo, lunedì il Consiglio dei ministri ha pubblicato una serie di misure. Le imprese dovrebbero poter prolungare i contratti di lavoro a tempo determinato fino a 24 mesi e beneficiare di incentivi fiscali per l’assunzione di giovani, il reddito di base dovrebbe lasciare il posto a servizi di supporto più moderati ove possibile e i costi salariali accessori dovrebbero essere ridotti, il che potrebbe portare ad uno sgravio medio di circa 100 euro. Mentre la Meloni parla del “più grande taglio delle tasse” degli ultimi anni, ha ricevuto critiche dall’opposizione e dai sindacati. I socialdemocratici (PD), ad esempio, lamentano che le riforme spingerebbero sempre più le persone verso lavori precari. La leader del PD, Elly Schlein, teme che il pacchetto ridurrà molti lavoratori alla povertà. Anche il boss a cinque stelle e iniziatore del reddito di base Giuseppe Conte ha criticato il “governo del precariato”.

È stato un affronto ai sindacati che il governo di destra abbia presentato un simile pacchetto di misure in occasione della Giornata internazionale del lavoro. “La Meloni sfida il Primo Maggio”, titolava il quotidiano La Repubblica.



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Alberto Gabriele

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