Attraversando l’Italia con Gerard Kleisterlee
Per i nati a Rotterdam la mela non è caduta lontano dall’albero. Suo padre era membro del consiglio di amministrazione del produttore di autocarri DAF Trucks, dove Schot junior ha svolto il suo ultimo lavoro come tirocinante in amministrazione aziendale. Ha iniziato la sua carriera come tirocinante manageriale presso ABN AMRO, ma il settore bancario era troppo debole per lui. Le dinamiche del gruppo Daimler gli si adattavano meglio: non solo ricopriva posizioni dirigenziali, ma agiva anche come una sorta di pollo volante strategico. Schot ha imparato molto dal CEO di Daimler Jürgen Schrempp. “Non hai mai avuto la sensazione di parlare con il signor Schrempp. Sempre all’altezza degli occhi”, ha detto Il Dagblad finanziario. Anche il suo lavoro ha portato un risultato meraviglioso limite prevede: guidare la Mille Miglia, la leggendaria corsa classica attraverso l’Italia, a bordo di una Mercedes-Benz 300 SL Gullwing (con portiere ad ali di gabbiano) proveniente dal museo della casa automobilistica. Con Gerard Kleisterlee, allora amministratore delegato della Philips, al quale cedette generosamente il volante per gran parte del viaggio.
Riacquistare fiducia dopo lo scandalo del diesel
Schot è arrivato ai vertici del Gruppo Volkswagen in sette anni: nel 2018 è entrato come CCO nel consiglio di amministrazione, di cui è l’unico straniero. È stato anche nominato presidente e amministratore delegato di Audi. L’azienda con 90.000 dipendenti sarà sottoposta a una profonda ristrutturazione: Schot deve riconquistare la fiducia dopo lo scandalo diesel, rompere la cultura gerarchica e tagliare i costi di 15 miliardi di euro, tra cui l’eliminazione del turno notturno più costoso del 30% nello stabilimento Audi di Ingolstadt. , Germania. “Sì, è stato doloroso, ovviamente è stato doloroso. Ma era necessario finanziare la trasformazione verso la guida elettrica. E questa trasformazione sta avvenendo”, ha detto. Lealtàquando si dimise dopo appena due anni dalla carica di amministratore delegato dell’Audi e direttore della Volkswagen, di sua spontanea volontà.
La porta più in là?
Schot è poi diventato non esecutivo presso Shell, ricoprendo anche numerosi incarichi di consulenza (in particolare presso TomTom dove si è dimesso dalla già annunciata posizione di direttore di vigilanza “per motivi personali” e presso l’investitore Carlyle ed è professore di leadership e). management strategico presso l’Università Bocconi di Milano. Dalla primavera del 2022 Schot è anche direttore supervisore presso l’azienda di illuminazione Signify. La sua esperienza con lo scandalo diesel non sarebbe utile anche al consiglio di sorveglianza dell’ex casa madre Philips, attualmente alle prese con la crisi dell’apnea notturna?