“Dovrebbero esserci più norme sull’intelligenza artificiale”

Tecnologia30 aprile 2023 11:58Aggiornato il 1° maggio 23 alle 15:00.Autore: Myrtle Koopman

Gli alti funzionari dei paesi del G7 hanno concordato che dovrebbe essere adottata una regolamentazione basata sul rischio per l’intelligenza artificiale (AI). Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters. I legislatori europei si stanno anche affrettando a introdurre una legge sull’intelligenza artificiale per applicare le regole a strumenti emergenti come ChatGPT.

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L’agenzia di stampa olandese ANP è stata una delle prime ad adottare una direttiva che parla di uomo, macchina, uomo. “Va bene”, dice l’esperto tecnico Ben van der Burg del BNR Nexus. “Al centro di tutto ci sono le persone”, cosa necessaria secondo l’investitrice tecnologica Eva de Mol, perché ciò che crea l’intelligenza artificiale deve attualmente essere introdotto e controllato dagli esseri umani.

ChatGPT

Finora, i governi hanno prestato molta attenzione alla popolarità degli strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT – un chatbot sviluppato da OpenAI – che è diventata l’app in più rapida crescita dal suo lancio a novembre. Il mese scorso, l’Italia, anch’essa membro del G7, ha messo offline ChatGPT per indagare su possibili violazioni della privacy. Il divieto è stato ora revocato, ma anche altri regolatori europei hanno iniziato a indagare sul chatbot.

È etico estrarre testo da un chatbot e pubblicarlo come articolo? ‘

Jasper Bakker, giornalista informatico

Non sono solo le questioni relative alla privacy a preoccupare le persone che lavorano con l’intelligenza artificiale, ma anche, ad esempio, questioni come i diritti di proprietà. “È etico estrarre un testo da un chatbot e pubblicarlo come articolo?”, si chiede il giornalista ICT Jasper Bakker su Nexus de la BNR. Non è stato ancora raggiunto alcun consenso su questo.

Rischi per la sicurezza

Anche i paesi del G7 vedono rischi per la sicurezza. “L’intelligenza artificiale generativa produce notizie false e sconvolge la società se i dati su cui fa affidamento sono falsi”, ha affermato il ministro giapponese del Digitale Taro Kono. All’inizio di questa settimana, i legislatori europei hanno raggiunto un accordo preliminare su un nuovo disegno di legge sull’IA, comprese misure per proteggere i diritti d’autore per l’IA generativa.

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I ministri del digitale dei paesi del G7 hanno concordato sulla necessità di una regolamentazione basata sul rischio per l’intelligenza artificiale (AI). (Unsplash )

Alberto Gabriele

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