Un altro fallimento delle trattative per rilevare la divisione automobilistica Ascométal, che comprende i siti di Hagondange e Custines in Lorena. Il seguito di una lunga serie che questa volta potrebbe mettere a rischio il futuro di oltre 600 dipendenti. Il gruppo italiano Acciaerie Venete era l’unico potenziale acquirente. Getta la spugna.
Un padiglione italiano invece che un padiglione svizzero. Le trattative tra Swiss Steel e il produttore di acciaio transalpino sembravano essere in pieno svolgimento Acciaierie Venete per l’acquisto di tre delle cinque sedi Ascometal. Complessivamente: sono in gioco tra 600 e 700 posti di lavoro che verranno distribuiti in modo mirato Hagondange (Mosella) e Custine (Meurthe et Mosella).
I dipendenti hanno appreso la notizia venerdì 24 maggio 2024.Una mazza” ha spiegato al quotidiano Il mondo Yann Amadoro, delegato CGT di Ascometal. Le trattative erano esclusive e il loro fallimento solleva molte domande sul futuro del settore automobilistico. Il programma è diventato insostenibile. Il termine per la presentazione delle domande di scalata è stato fissato a lunedì 27 maggio, mentre la Corte di Strasburgo dovrebbe prendere una decisione tre giorni dopo.
Uno degli argomenti di rinuncia avanzati da Venete è l’assenza di responsabilità da parte del gruppo Swiss Steel per i lavori di rimozione dell’amianto e di rimozione delle polveri presso lo stabilimento di Hagondange. Venete stima i costi in 11 milioni di euro e non vuole pagare il conto.
Alcune condizioni non sono ancora soddisfatte, in particolare il finanziamento della rimozione dell’amianto e della polvere nel sito di Hagondange
Comunicato stampa di Acciaerie Venete
In un comunicato stampa datato sabato 25 maggio, il gruppo italiano ha annunciato che “se lo Stato francese si è mostrato effettivamente pronto a valutare richieste di sostegno pubblico per il progetto portato avanti da Acciaerie Venete, che prevede un investimento di capitale da parte di Acciaerie Venete di 30 milioni di euro e l’acquisizione di tutti i siti dipendenti di Hagondange e Custines-Le Marais alcune condizioni non sono ancora soddisfatte, in particolare il finanziamento della rimozione dell’amianto e della polvere nel sito di Hagondange. Poiché Acciaerie Venete non c’entra assolutamente nulla con questo inquinamento, ha sempre preteso che l’attuale azionista di Ascometal si assumesse tutti i costi della bonifica. Fino a quando questa condizione essenziale non sarà soddisfatta, il lavoro attualmente in corso proseguirà con i diversi attori coinvolti nel dossier, tra cui Stato e Regione, sulle altre condizioni, tra cui alcune modalità finanziarie, di ripresa, purtroppo senza alcuna possibilità di successo.“.
Il 27 marzo il gruppo Venete si era già ritirato dall’acquisto di Ascométal e aveva dichiarato fallimento il produttore siderurgico francese. Era tornato ai negoziati in una posizione di forza, ma la sua strategia non sembrava avere successo.
Le organizzazioni sindacali stanno pianificando azioni per questo lunedì 27 maggio 2024.