Dimissioni “dolorose” e vivaci polemiche

Lo spiega il presidente Levi Il Corriere della Sera (datata 27 maggio 2023, di Alessia Rastelli) di aver preso questa decisione”con dolore “: “IO Lavoro a Francoforte dal 2017 su invito dell’Italia. Inoltre il modo in cui arrivo a queste dimissioni con voci a riguardo la mia precisione è un doppio dolore “.

Ricardo Franco Levi riferisce anche di aver sentito il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al quale ha presentato le sue dimissioni: “ Ho apprezzato molto la sua chiamata, è stato un gesto gentile. Mi fece capire che la sua posizione non era legata a me personalmente, ma che derivava dalla necessità di stampare una discontinuità. »

UN” discontinuità »voluto dalle istituzioni

Il ministro della Cultura, infatti, accetta le dimissioni e spiega in una nota: che condivide la necessità di dare una tregua all’incarico del Commissario dopo le recenti polemiche“.

Insegue: “Informerò il governo in modo che possa eventualmente concordare la nomina di un nuovo commissario. Ringrazio il dott Levi per la sua sensibilità e per il lavoro svolto finora.»

LEGGI – Francoforte 2024: L’invito italiano, pretesto per il “nepotismo”?

Due fasi hanno portato a questa conclusione: la prima è legata al fisico Carlo Rovelli e alle polemiche sulla sua presenza, prima negata e poi ribadita all’apertura della Fiera del Libro di Francoforte nel 2024. Il secondo prevede un’indagineLibero(quotidiano italiano di destra), secondo cui una società – ICF Next – con sede a Bruxelles e che impiega il figlio del presidente Levi, Alberto, ha vinto l’ordine Responsabile della comunicazione italiana alla Fiera del Libro di Francoforte.

Dalla conferenza di Rovelli all’articolo diLibero

Ricordiamo quindi brevemente che il 12 maggio 2023 il fisico Carlo Rovelli pubblicava sulla sua pagina Facebook una mail in cui Franco Levi ritirava il suo invito alla Fiera del Libro a “per evitare nuove polemiche e attacchi» che aveva fatto seguito alle dichiarazioni rilasciate dallo scienziato durante il concerto del primo maggio, quando aveva criticato il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Tale era la solidarietà di editori e scrittori che il presidente Levi affermò di aver preso una decisione autonomo e non influenzato dal governoAveva deciso di scusarsi e di invitare il fisico a tornare.

Poi, il 26 maggio,Liberopubblicato l’articolo sopra sulla scelta di ICF Next. Ricardo Franco Levi, responsabile della decisione, spiega nell’articolo: “È una delle maggiori società di comunicazione europee tra i cui clienti figurano il Parlamento Europeo e le massime istituzioni di Bruxelles. Ecco a cosa è abituata supervisionare progetti su scala internazionale e avere come interlocutori le istituzioni pubbliche“.

Insegue: “Abbiamo lanciato un’offerta multiazienda e ICF Next ha vinto perché era di gran lunga la soluzione migliore, sia in termini di design che di costi.»

Un futuro sempre più incerto…

La notizia delle dimissioni è arrivata la mattina del 26 maggio. Levi ha detto:La correttezza delle mie azioni nell’esecuzione di un contratto governativo è messa in discussione. Per questo motivo ho deciso di inoltrare l’ordinanza al ministro per verificare se mi sono fidato, offrendo l’opzione direttamente al governo. (…)»

Rimane, infine, la questione della presidenza dell’Aie, visto che il mandato di Ricardo Franco Levi scade a fine giugno, precisamente il 27 giugno. “Ci riuniremo e penseremo a quello che è successoha dichiarato Stefano Mauri, Amministratore Delegato di GeMS Group.

Ricardo Levi è al suo terzo mandato e lo Statuto Non è prevista una quarta rielezione, anche se un procedimento in tal senso era già stato avviato. La possibilità di un quarto mandato è stata infine abbandonata.

Crediti fotografici: Ricardo Franco Levi, ActuaLitté CC BY SA 2.0

Alberto Gabriele

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *