L’allenatore del Tottenham Antonio Conte è orgoglioso del suo lavoro e della sua dedizione al lavoro, ma ha ammesso di pensare al futuro, dopo la morte di tre cari amici.
Fonte: B92, beta
Foto: Profimedia
Il preparatore atletico del Tottenham Gian Piero Ventrone è morto a ottobre, l’allenatore Sinisa Mihajlovic a dicembre e, più recentemente, l’ex giocatore della nazionale italiana Gianluca Vialli.
Alla domanda sui suoi sentimenti, il tecnico italiano ha risposto: “Certo che questa stagione è difficile dal punto di vista personale”.
“Perdere in così poco tempo tre persone che conoscevo benissimo, prima Ventrone, poi Sinis, e adesso Gianluca. Non è facile. Quando capita una situazione del genere ti fa pensare diversamente perché spesso diamo grande importanza al nostro lavoro e dimentica la famiglia, dimentica che abbiamo bisogno di più tempo per noi stessi”l’ha detto Contareha riferito Sky.
“Questa stagione è difficile per me personalmente e questa stagione mi fa pensare al mio futuro. Quando lavoriamo e il lavoro è sempre nella nostra mente, forse a volte dimentichiamo di stare con la famiglia, dimentichiamo di passare il tempo con gli amici. Ma è il nostro passione, ea causa della passione, perdiamo molte cose.Quando accade una situazione del genere, inizi a pensare che sia bello passare del tempo con la famiglia, gli amici e per te stesso Il lavoro non è tutto nella vita.Ha aggiunto.
L’allenatore italiano ha detto che il suo impegno al lavoro è stato irreprensibile.
“Puoi dirmi che non posso essere un buon allenatore, ma la dedizione e quello che do al club in cui lavoro, non sono mai stato scontento di questo. Soprattutto quando lascio il club, si pentono che io ” Me ne vado perché loro conoscono il mio modo di lavorare e la dedizione che metto, quello che do alla società, penso di sì e sono davvero contento di come sono. l’ha detto Contare.
“Ti stanchi solo se lavori. Io lavoro molto ed è normale essere stanco. Molte persone non sembrano stanche, è perché non lavorano. Lavoro molto per questo club, credimi. Io sto facendo del mio meglio, non solo per il Tottenham, ma per l’Inter, per la Juventus, per tutti i club in cui sono stato. È normale che alla fine della giornata io sia stanco, lavoro tanto per il club e per questo vogliono che resti più a lungo”ha aggiunto l’allenatore 53enne.
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