Con il suo futuro jet da combattimento GCAP, il Giappone sta cambiando la sua dottrina… e competendo con lo Scaf

Dobbiamo rimanere in prima linea nei progressi nella tecnologia della difesa, superando in astuzia e superando in astuzia coloro che cercano di farci del male.Con queste parole il primo ministro britannico Rishi Sunak ha riassunto il progetto di cooperazione tra il Giapponeil Regno Unito eItaliaper sviluppare un aereo da combattimento. Questo velivolo di nuova generazione, progettato per missioni di combattimento ma anche per missioni di attacco al suolo e di intelligence e ricognizione, potrebbe pilotare sia droni che pistole a microonde per disturbare le apparecchiature elettroniche nemiche.

Il velivolo dovrebbe vedere la luce entro il 2035. Sarà il risultato di una collaborazione tra l’azienda giapponese Mitsubishi Heavy Industries, la britannica BAE Systems e l’italiana Leonardo. Questo programma, denominato Global Combat Air Program (GCAP), fonde il progetto FX, lanciato nel 2020 dalla società giapponese Mitsubishi Heavy Industries (MHI), e Tempest, programma guidato dalla società inglese Bae-Systems, su cui ha lavorato anche il L’esercito svedese è coinvolto e l’aviazione italiana così come gli industriali Rolls Royce, Leonardo o GKN Aerospace Sweden. Entro il 2040, il velivolo progettato da GCAP dovrebbe sostituire l’F-2 giapponese e l’Eurofighter Typhoon, utilizzati in particolare da Gran Bretagna e Italia.

Cambiamento dottrinale per il Giappone

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Alberto Gabriele

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