Classico, danza o commedia… si alza il sipario sulla nuova stagione del Teatro Molière di Sète

La scena nazionale di Sète e del bacino di Thau ha presentato il programma della stagione 2023-2024 questo martedì 13 giugno al teatro Molière.

Questo sabato, 17 giugno, cala il sipario sulla stagione culturale della scena nazionale di Sète e del bacino del Thau. E non dal loro fiore all’occhiello, il Teatro Molière, gli acrobati della compagnia XY eseguiranno la partitura finale, ma sul palcoscenico del Theatre des Meeres. Ma questo martedì 13 giugno, che si svolgerà effettivamente nella straordinaria cornice del Teatro Italiano di Avenue Victor Hugo, la regista Sandrine Mini ha svelato i festeggiamenti per la stagione 2023-2024. Sono 27 progetti e 42 performance.

Un doppio compleanno

Una stagione segnata da un doppio anniversario. Innanzitutto, il 350° anniversario della città di Sète, che segnerà l’inizio della nuova stagione. “Il grande fine settimana di festival in programma in tutta la città si aprirà al Teatro Molière con un concerto eccezionale di Les Sans Pattes.”, conferma Sandrine Mini. Il duo rock-electro, formato dagli artisti di Sète Robert Combas e Lucas Mancione – ora supportati da Marc Duran e Lionel Martin – inizierà con un concerto gratuito il 28 settembre.

“Ma quest’anno celebriamo anche i 120 anni del Teatro Molière. Per questa occasione avevamo bisogno di uno spettacolo speciale in collaborazione con Escale à Sète”. Il 24 e 25 marzo ci sarà una doppia rappresentazione di “Tutti i marittimi sono cantanti” con François Morel nei panni del capitano di una barca a vela. Con i suoi compagni Gérard Mordillat e Antoine Sahler, il comico affronta il repertorio popolare della gente di mare.

Classici reinterpretati

La scena nazionale obbliga, il teatro di repertorio non è stato dimenticato. “Ma vogliamo presentarlo agli spettatori da un punto di vista contemporaneo”, afferma il regista. Il 6 dicembre, il regista Guillaume Séverac-Schmitz – la cui compagnia ha sede in Occitania – incontrerà Richard III. di William Shakespeare.

Poi arriva l’omaggio a Edmond Rostand, diretto da Philippe Car. Sul palco, l’attore dispiega un’impressionante galleria di personaggi per una storia favolosa da scoprire il 1° febbraio a Balaruc-les-Bains, poi a Poussan e Mèze. Un altro classico reinterpretato: “Zio Vania” di Anton Techekhov. “Galin Stoev, che abbiamo accolto in TMS tre anni fa, è riuscito a far emergere tutti gli aspetti ambientali e legati alla natura di questo pezzo classico, rendendolo terribilmente attuale”.

Il ballo è obbligatorio

Un altro momento clou della stagione è la sequenza “Così balliamo”. Dieci spettacoli da scoprire tra il 16 maggio e il 15 giugno. “La danza ha davvero trovato il suo pubblico a Sète. Le recenti esperienze hanno confermato la nostra scelta di individuare i coreografi”. Da non perdere A nos Combats, dove lo storico incontro di boxe del 1974 tra Mohamed Ali e George Foreman è stato rievocato all’esterno in Place Victor Hugo. In questa occasione vengono reclutati i club di boxe di ogni isola. La fine della stagione è ancora danzante al Théâtre de la Mer con la ballerina di flamenco Patricia Guerrero, vincitrice del famoso Premio Nazionale di Danza in Spagna nel 2021.

Ma se fosse necessario mantenere un certo colore per questa stagione, sarebbe quello del sorriso. Soprattutto quando i Cabaret Patach salgono sul palco dopo essersi esibiti al Madame Arthur di Parigi. Anche quello della risata aperta e sincera con “Les gros patinent bien” e l’arredamento di cartone in cui si sviluppano Pierre Guillois e Olivier Martin-Salvan. Infine quello delle emozioni quando l’arte si occupa di questioni sociali. Le radici della violenza con The Sweet Moments; le rivolte storiche con Kaldûn; o il massacro degli algerini nel 1961 con “Notte d’ottobre”.

Alberto Gabriele

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *