Di Shiona McCallumGiornalista tecnologico
In Italia è stato ripristinato l’accesso al chatbot ChatGPT.
È stato bandito dall’autorità italiana per la protezione dei dati all’inizio di aprile per motivi di privacy.
Il suo creatore, OpenAI sostenuto da Microsoft, ha affermato di essere riuscito a “risolvere o chiarire” le questioni sollevate.
Ha affermato che la sua politica sulla privacy è ora disponibile per le persone prima di iscriversi a ChatGPT e che esiste un nuovo strumento per verificare l’età degli utenti.
Lo aveva fatto l’autorità italiana per la protezione dei dati personali, detta anche Garante limita temporaneamente il chatbot e ha avviato un’indagine sulla presunta violazione dell’applicazione di intelligenza artificiale.
Poiché il Garante aveva accusato OpenAI di non aver verificato l’età degli utenti ChatGPT che dovrebbero avere almeno 13 anni, OpenAI ha affermato che avrebbe offerto uno strumento per verificare l’età degli utenti in Italia al momento dell’iscrizione.
OpenAI ha spiegato che fornirà anche un nuovo modulo affinché gli utenti nell’Unione Europea possano esercitare il loro diritto di opporsi all’uso dei propri dati personali per addestrare i propri modelli.
L’autorità di regolamentazione italiana ha dichiarato alla BBC che “accoglie con favore le misure implementate da OpenAI” ma ha chiesto una conformità ancora maggiore.
Il portavoce ha parlato in particolare di “implementare un sistema di verifica dell’età e di pianificare e realizzare una campagna informativa per informare gli italiani di quanto accaduto nonché del loro diritto di opporsi al trattamento dei propri dati personali per gli algoritmi di addestramento”.
Il Garante ha dichiarato che proseguirà le sue “attività investigative su OpenAI anche sotto l’egida del gruppo di lavoro ad hoc istituito dal Comitato europeo per la protezione dei dati”.
Un portavoce di OpenAI ha affermato di apprezzare il Garante per la sua collaborazione e di portare avanti le discussioni costruttive in corso.
Milioni di persone hanno utilizzato ChatGPT dal suo lancio nel novembre 2022.
Può rispondere a domande utilizzando il linguaggio naturale e umano e può anche imitare altri stili di scrittura.
Microsoft ha speso miliardi di dollari per realizzarlo ed è stato aggiunto a Bing il mese scorso.
Ha inoltre annunciato che integrerà una versione della tecnologia nelle sue applicazioni Office, tra cui Word, Excel, Powerpoint e Outlook.
Bard, Google; Il chatbot rivale di intelligenza artificiale è ora disponibile, ma solo per alcuni utenti di età superiore ai 18 anni.