In Italia è scoppiato lo scandalo per una vecchia foto che ritrae un futuro segretario di Stato del partito post-fascista Fratelli d’Italia con indosso una fascia nazista.
La foto ritrae Galeazzo Bignami in camicia nera e con un bracciale rosso con una svastica nera su sfondo bianco. Si ritiene che la foto sia stata scattata a una festa nel 2005, hanno riferito i media italiani martedì.
Italia: deputato Galeazzo Bignami che si è presentato con una fascia nazista nominata nel governo di Giorgia Meloni https://t.co/3AOnIeTPTx pic.twitter.com/q7PAXniM1e
— L’Obs (@lobs) 1 novembre 2022
Il premier Giorgia Meloni ha annunciato lunedì in conferenza stampa di voler nominare il suo collega di partito 47enne a segretario di Stato per le infrastrutture, ministero che sarà guidato da Matteo Salvini della Lega di estrema destra. Il giuramento è previsto per mercoledì.
La notizia ha subito suscitato critiche da parte dell’opposizione. La nomina di Bignami è “un affronto e mostra una mancanza di decenza nei confronti della costituzione, della storia e delle vittime della svastica”, ha twittato il deputato Marco Furfaro del Pd di centrosinistra.
La foto fa il giro dal 2016, secondo vari media. Bignami ha detto in una risposta che si vergognava di questa foto. Trova strano che sia stata ripubblicata una foto privata di quasi vent’anni per la quale si è più volte scusato.
Nel comunicato, Bignami condanna “ogni forma di totalitarismo” e definisce il nazismo “il male assoluto”.
La stessa Meloni ha anche affermato la scorsa settimana di non avere alcuna simpatia per il fascismo e ha condannato le leggi antiebraiche del dittatore Benito Mussolini nel 1938.
L’opposizione di sinistra attacca anche altre nomine di viceministri. Ad esempio, Claudio Durigon, che inizia a lavorare al ministero del Lavoro, è accusato di aver voluto intitolare l’anno scorso ad Arnaldo Mussolini, fratello del dittatore, un parco a Latina a sud di Roma. Il parco è attualmente intitolato ai giudici antimafia assassinati Giovanni Falcone e Paolo Borselino. “Quando il passato non scompare. Ombre scure sulla scelta dei viceministri”, titolava martedì il quotidiano di centrosinistra La Repubblica.