Il 5 luglio, il 27enne Fillippo Bari e almeno altre otto persone sono morte dopo che un’ampia sezione del ghiacciaio della Marmolada nella catena montuosa delle Dolomiti si è staccata e ha provocato una valanga.
La Marmolada è la vetta più alta della catena montuosa, che sorge a 3.343 metri sul livello del mare sul versante italiano delle montagne.
Poco dopo la frana, Politico scrive che l’incidente mortale deve essere avvenuto a seguito di un importante franamento del disco glaciale. Deve aver colpito i camminatori.
– Le indagini preliminari mostrano che la frana è stata il risultato sia di uno scioglimento prolungato sia di una fonte surriscaldata dove c’erano temperature elevate, anche ad alta quota, scrive il quotidiano.
L’Italia è solo uno dei tanti paesi dell’Europa meridionale e centrale colpiti dalle ondate di caldo nelle ultime settimane.
– Coincidenze
Dopo l’incidente, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha visitato la scena. Ha collegato l’incidente al cambiamento climatico e ha promesso che il governo avrebbe agito per prevenire incidenti simili.
Diversi scienziati ritengono, secondo il quotidiano, che circa la metà dei ghiacciai delle Alpi si scioglierà entro 30 anni.
– L’incidente della Marmolada sarà ricordato come una sorta di rivelazione che svela nuove condizioni in montagna e sui ghiacciai alpini. Ora sappiamo che anche i ghiacciai che prima non erano considerati una minaccia possono causare problemi, afferma Giovanni Baccolo, ricercatore dell’Università di Milano.