A gennaio, l’uomo più ricercato d’Italia, il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, è stato arrestato in Sicilia.
Le autorità non lo vedevano da 30 anni.
– Ci è voluto tanto tempo per arrestarlo perché, come altri boss mafiosi, era protetto da una fitta rete di aiutanti, molto potente e radicata in Sicilia e altrove, ha detto il giornalista Andrea Purgatori BBC.
D’ora in poi sarà arrestata anche sua sorella Rosalia Messina Denaro, secondo diversi media, tra gli altri Il guardiano.
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Fatti di mafia siciliana
- Mafia è un termine utilizzato per le organizzazioni criminali con una struttura gerarchica.
- La parola era originariamente applicata alla variante siciliana, chiamata Cosa nostra, che si formò a metà del XIX secolo con lo scopo di unire i contadini siciliani contro i loro nemici.
- Alla fine Cosa Nostra divenne una pura organizzazione di potere e terrore che commetteva omicidi e atti di violenza, pronunciava sentenze e infliggeva pene. Per lunghi periodi controllò anche la vita politica della Sicilia.
- La mafia fu quasi spazzata via in Italia sotto il dominio fascista, ma si riprese durante e dopo la seconda guerra mondiale, in parte a causa della diffusa povertà e delle correnti separatiste in Sicilia.
- Negli anni ’50 la Sicilia conobbe un grande boom edilizio. Cosa nostra ha approfittato di questa situazione e ha preso il controllo del settore edile.
- Il 16 gennaio, il presunto leader più potente di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, è stato arrestato dopo 30 anni di latitanza.
- Era l’ultimo di tre famigerati boss mafiosi in fuga da decenni.
Fonte: BNT
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Dev’essere stato il tesoriere di famiglia
Oltre ad aiutare Matteo Messina Denaro a rimanere nascosto alle autorità, avrebbe anche agito come tesoriere della famiglia. Contemporaneamente gestisce una rete di trasmissione di piccoli pezzi di carta, i “pizzini”, in modo che il boss mafioso possa tenersi in contatto con la sua rete in fuga.
Ciò è diventato chiaro dopo che la polizia ha trovato questi pezzi di carta in un divano a casa della sorella, scrive The Guardian.
– Rosalia Messina Denaro era una persona di assoluta fiducia nel capo. Gestiva la rete dei pizzini attraverso la quale Denaro impartiva i suoi ordini, ha detto Alfredo Montalto, il giudice che ha ordinato l’arresto della sorella.
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