“Questo pomeriggio la Procura dello Stato ha ricevuto notizia di una persona arrestata all’aeroporto di Milano circa dodici ore fa e che, secondo i dati preliminari ed in corso di verifica, potrebbe essere uno degli indagati nel caso dei fatti del 13 gennaio.

Secondo i primi dati sul cittadino della Federazione Russa arrestato dalle autorità italiane, il detenuto potrebbe essere uno dei sospettati che, come ufficiale, ha partecipato ai tragici eventi del 13 gennaio vicino alla Sala della Stampa e alla torre della televisione. “, riferisce la procura generale.

L’Ufficio del Procuratore Generale ha immediatamente avviato le necessarie procedure legali internazionali in questi casi per garantire che, una volta confermate le prime informazioni sull’identità del detenuto, il suo trasferimento in Lituania avvenga nel modo più agevole possibile.

Questo sarebbe il secondo sospettato arrestato in questo caso quest’anno. Il primo, un cittadino della Federazione Russa, Yuri Melas, è stato arrestato il 12 marzo di quest’anno al valico di frontiera di Panemune ed è attualmente agli arresti.

In totale, in questa indagine preliminare, la Corte sospetta il possibile trattamento di persone vietate dal diritto internazionale (articolo 100 del Codice penale (di seguito Codice penale), l’omicidio di persone protette dal diritto internazionale umanitario (articolo 101 del Codice), mutilazione di persone protette dal diritto internazionale umanitario (Codice penale 103 art. 1 d), attacchi di guerra proibiti contro civili (BK art. 111 d 1) e uso di mezzi militari proibiti (BK art. 112) hanno riconosciuto 79 cittadini della Russia Federazione, Ucraina e Repubblica di Bielorussia.

Attualmente il caso riguarda le azioni militari in Lituania nel gennaio 1991, in cui furono uccisi 14 civili, 31 furono gravemente feriti e più di 1.000 persone rimasero ferite, per un totale di oltre 700 volumi di documenti.