Da
Reuters
pubblicato su
11 aprile 2023
Martedì Alibaba Group Holding ha svelato il suo modello per l’intelligenza artificiale generativa, una tecnologia che aiuta a sviluppare strumenti come ChatGPT, e ha affermato che prevede di essere integrato in tutte le app dell’azienda nel prossimo futuro.
Questa presentazione, che ha fatto seguito al lancio di una gamma di nuovi prodotti di intelligenza artificiale da parte del connazionale SenseTime, è stata rapidamente seguita dal rilascio da parte del governo cinese di una bozza di regole che delineano come devono essere gestiti i servizi di intelligenza artificiale generativa.
In una dimostrazione filmata, il modello di intelligenza artificiale di Alibaba chiamato Tongyi Qianwen ha scritto lettere di invito, pianificato itinerari e consigliato agli acquirenti quali tipi di trucco acquistare.
Tongyi Qianwen sarà inizialmente integrato con DingTalk, l’app di messaggistica aziendale di Alibaba, e potrà essere utilizzato per riassumere gli appunti delle riunioni, scrivere e-mail e creare proposte commerciali. Verrà aggiunto anche a Tmall Genie, l’assistente vocale di Alibaba.
Questa tecnologia “porterà grandi cambiamenti nel modo in cui lavoriamo e nel modo in cui viviamo”, ha dichiarato l’amministratore delegato Daniel Zhang durante un evento in live streaming.
I modelli di ruolo dell’IA come Tongyi Qianwen sono “l’esempio che renderà l’IA più popolare in futuro”, ha aggiunto.
L’unità cloud del gigante cinese prevede di aprire Tongyi Qianwen affinché i clienti possano accedere e creare i propri modelli personalizzati a partire da venerdì.
Nel frattempo, l’amministrazione cinese del cyberspazio, che ha il compito di redigere le regole sull’intelligenza artificiale, ha affermato martedì che il paese sostiene l’innovazione e la divulgazione della tecnologia, ma ha generato contenuti “valori fondamentali socialisti” e leggi sulla sicurezza dei dati e sulla protezione delle informazioni personali.
Le regole proposte da Pechino, che saranno aperte al commento pubblico fino al 10 maggio, arrivano mentre i governi di tutto il mondo sono alle prese con il modo migliore per regolamentare la tecnologia dell’IA generativa, che ha suscitato molte polemiche, preoccupazioni per le sue implicazioni etiche e il loro impatto sulla sicurezza nazionale, occupazione e istruzione.
Il mese scorso, l’Italia ha bandito ChatGPT, un chatbot basato sull’intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI.
In una lettera aperta, un gruppo di esperti del settore dell’intelligenza artificiale ha chiesto una pausa di sei mesi nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale generativa più potenti di GPT-4, l’ultima versione di ChatGPT, citando potenziali rischi per la società e l’umanità.
(Rapporti di Josh Horwitz a Shanghai e Josh Ye a Hong Kong; versione francese di Nathan Vifflin, a cura di Blandine Hénault)
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