Alfa Romeo Giulia Estrema: potenza italiana

Quando il marchio italiano ha lanciato questa berlina ad alte prestazioni nel 2016, la stampa e il grande pubblico hanno elogiato il design sempre audace e accattivante che Alfa dona ai suoi modelli. Ma una volta che i rapporti e i test drive hanno iniziato a circolare, i media commerciali hanno riconosciuto il suo aumento.

inconfondibile

In questa occasione ho avuto l’opportunità di testare l’ultima versione che Alfa Romeo portare in Messico È la Giulia Estrema che, con importanti modifiche esterne e un motore ad alte prestazioni, completa, insieme alla Stelvio e alla Tonale appena presentata, l’offerta per il 2023.

Per differenziarsi dalla versione più radicale, denominata QV, la Estrema presenta modifiche esterne che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ne aumentano il livello di sportività.

Onestamente, quello che mi è piaciuto di più della sua immagine sono state le ruote da 19 pollici che lui chiama il design a 5 fori; Sono belle ma bisogna stare attenti a non danneggiarle in fase di parcheggio perché sono a filo con la gomma, il che vale anche la pena notare che avendo un letto largo e un profilo basso (225/40), questo significa evitare qualsiasi anomalia sulla carreggiata; Sono anche Run Flat.

La scocca presenta vari elementi in fibra di carbonio come le calotte degli specchietti, i loghi o la cornice che accompagna la calandra o Trilobe come viene chiamata ufficialmente. Dal resto non ci sono grossi cambiamenti, continua ad essere impressionante con le carreggiate che costringono i parafanghi a sembrare muscolosi. Le pinze sono rifinite in nero lucido con la firma del marchio in bianco.

Sul fronte dell’illuminazione, il sistema bi-xeno con lente d’ingrandimento per le luci principali, led per la guida diurna e led per il posteriore. Sebbene i principali non dispongano di LED, la realtà è che in pratica offrono uno spettro ampio, chiaro e potente, particolarmente apprezzato durante la guida su strada.

personaggio di spicco

L’interno ha un punto culminante sublime, dettagli come i paddle del cambio dietro il volante in alluminio, gli inserti in fibra di carbonio nella consolle centrale, sul volante, sui copriporta e lungo il pannello del cruscotto; tutto questo si combina con le cuciture rosse e il tono alluminio opaco del resto dei comandi.

Per quanto riguarda il sistema di intrattenimento, nonostante lo schermo sia a colori, mi sembra piccolo (8.8″) visto il segmento ma ancor di più per il tipo di clientela a cui è rivolto. Gioco di auto della melaAndroid-Auto wireless, impianto audio Harman Kardon con 14 altoparlanti e caricabatterie wireless. I sedili della coupé racing hanno regolazioni elettriche, a cui si aggiunge il tocco unico della pelle che li riveste.

Nei sedili posteriori lo spazio è ideale per due adulti, oltre al fatto che lo spazio per le gambe è sufficiente per persone alte quasi 1,80 metri, anche se la discesa dal tetto può essere un po’ scomoda.

di sfruttare appieno

La prima cosa che mi viene in mente è cosa potrebbe affrontare questa versione QV con il suo V6 biturbo. La realtà è che il motore turbo da 2,0 litri con i suoi 280 cavalli e 306 Nm di coppia è più che sufficiente per mantenerti a un buon ritmo. Ma a questo vanno aggiunti una straordinaria distribuzione dei pesi 51/49, la costruzione in alluminio dei vari elementi della carrozzeria così come delle sospensioni, il sistema Chassis Domain Control oltre che l’Alfa Active Suspension che varia la rigidità degli ammortizzatori. rendendola una guida più fluida in città o più solida a velocità più elevate in autostrada.

Questa versione è dotata di un differenziale meccanico a slittamento limitato che consente di accelerare a tutto gas prima di uscire da una curva mantenendo il controllo e applicando la massima forza del cerchione all’asse posteriore.

conclusione

Questa build non deve ricorrere al coraggio QV. Il suo equilibrio è notevole, la sua qualità di guida al livello dei migliori del segmento e con caratteristiche ammirevoli per un 4 cilindri. Ci sono dettagli da menzionare come le dimensioni e la risoluzione dello schermo centrale o il fatto di fare a meno della ruota di scorta, anche se si capisce considerando che il produttore cerca la massima riduzione di peso possibile e il miglior utilizzo dello spazio disponibile.

Scheda tecnica

  • Motore: 4 cilindri, 2 litri, turbo
  • Potenza: 280 CV
  • Coppia: 306 libbre-piedi
  • Cambio: automatico a 8 velocità.

marcos.martinez@eleconomista.mx

Alberto Gabriele

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