La Guardia di Finanza italiana sta sequestrando circa 779 milioni di euro (835 milioni di dollari) alla società di condivisione di case Airbnb Inc. dopo che quest’ultima non avrebbe pagato alcune tasse.
Airbnb non ha pagato all’Italia la ritenuta d’acconto del 21% dovuta su circa 3,7 miliardi di euro di redditi da locazione, secondo una dichiarazione rilasciata lunedì dalla Procura del tribunale di Milano. Tre persone che hanno lavorato per l’azienda con sede a San Francisco durante questo periodo sono sotto inchiesta, aggiunge la nota.
Airbnb ha affermato nella propria dichiarazione che il personale europeo ha avviato discussioni attive con l’agenzia fiscale italiana per risolvere questo problema da giugno.
“Siamo sorpresi e delusi dall’azione annunciata lunedì dalla Procura italiana”, ha detto Christopher Nulty, portavoce di Airbnb. “Siamo soddisfatti di aver agito nel pieno rispetto della legge e intendiamo esercitare i nostri diritti in merito.”
La mossa fa seguito ad uno sforzo da parte delle autorità italiane ed europee di esaminare le pratiche fiscali delle società globali. Nel 2019, la procura italiana ha indagato su Netflix Inc. dopo che la società di streaming statunitense non aveva depositato una dichiarazione, hanno detto all’epoca persone a conoscenza della questione.
All’inizio di quest’anno, la procura di Milano ha aperto un’indagine contro la società madre di Facebook, Meta Platforms Inc., per imposte sul valore aggiunto non pagate, che si ritiene ammontassero a circa 870 milioni di euro, hanno detto a Bloomberg persone vicine al caso. lo scorso febbraio.