AI Chatbot Google anche all’Unione Europea

Tecnologia12 maggio ’23 15:21Autore: Dan Van Essen

Google lancerà anche il suo chatbot AI Bard nell’Unione Europea, ha annunciato il CEO Sundar Pichai di Alphabet, la società madre di Google. All’inizio di questa settimana, durante la conferenza degli sviluppatori, Google ha presentato un elenco di 180 paesi in cui Bard, concorrente di ChatGPT, sarebbe stato offerto nel prossimo futuro, ma gli Stati membri dell’UE non figuravano in tale elenco. . Si temeva che l’Europa avrebbe dovuto aspettare più a lungo per i nuovi prodotti Google che utilizzano l’intelligenza artificiale (AI).

Secondo Pichai, paesi come Germania, Francia, Italia e Spagna svolgono un ruolo importante nell’introduzione di nuovi prodotti Google. Tuttavia, diversi fattori svolgono un ruolo importante nel lancio di nuovi servizi, ha sottolineato. “Con un prodotto come Bard, naturalmente vogliamo adattarlo bene alle condizioni locali e fare tutto bene”, afferma Pichai.

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Google lancerà anche il suo chatbot AI Bard nell’Unione Europea, ha annunciato il CEO Sundar Pichai di Alphabet, la società madre di Google. (ANP/AFP/Josh Edelson)

Il cosiddetto apprendimento automatico dei sistemi di intelligenza artificiale, in cui i sistemi apprendono da soli, deve essere integrato con la supervisione umana per conformarsi alle norme e agli stati d’animo sociali. Questo rende il lavoro più complesso. Le normative differiscono da paese a paese in tutto il mondo, quindi c’è ancora molto lavoro da fare per soddisfare i requisiti locali, ha affermato Pichai.

Battaglia competitiva

Con il lancio di Bard, Google vuole competere con il popolare ChatGPT della startup OpenAI. Due mesi fa, Bard è stato reso disponibile a utenti selezionati negli Stati Uniti e nel Regno Unito. I programmi di chat possono coprire un’ampia varietà di argomenti e produrre testi indistinguibili dal lavoro umano.

L’UE vuole essere la prima al mondo a stabilire regole per la tecnologia rivoluzionaria dei sistemi di intelligenza artificiale. I sistemi promettono molto ma destano anche grande preoccupazione. I deputati che lavorano sulla questione hanno affermato giovedì che le norme dell’UE sull’intelligenza artificiale che sono già in fase di elaborazione devono essere ulteriormente rafforzate.

Alberto Gabriele

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