La Germania ha ancora bisogno dell’articolo 218 del codice penale, che criminalizza l’aborto? Gli esperti ora raccomandano di liberalizzare il diritto all’aborto.
16 aprile 2024 | 08:19 minuti
Il premier Meloni ha più volte affermato di non voler modificare l’attuale legge sull’aborto, ma “che le donne devono sapere che ci sono altre opzioni”. In Italia le donne possono interrompere una gravidanza entro i primi 90 giorni se chiedono preventivamente consiglio e aspettano sette giorni per pensarci. Le nuove norme ora aumentano la pressione sulle donne che desiderano abortire.
Una commissione di esperti nominata dal semaforo raccomanda di autorizzare l’aborto nelle prime settimane di gravidanza. Ciò suscita ancora una volta un dibattito controverso.
15 aprile 2024 | 02:47 minuti
La leader del maggiore partito di opposizione italiano, Elly Schlein, parla di un “grave attacco alla libertà delle donne”, e alcuni attivisti parlano addirittura di un “ritorno al Medioevo”. Le nuove norme hanno scatenato proteste in tutto il Paese. Il “Centro femminile contro la violenza” di Aosta riferisce che diverse donne sarebbero state costrette ad ascoltare il battito cardiaco del feto durante un’ecografia da oppositrici all’aborto durante il consulto previsto dalla legge prima della procedura.
Nell’Est d’Italia, nelle Marche, il problema appare come sotto una lente di ingrandimento: la regione è governata dal partito Fratelli d’Italia della Meloni. Tiziana Antonucci gestisce il locale consultorio per le donne che vogliono abortire. Sentiamo la loro disillusione. “Con il cambio politico nel governo tutto è cambiato. Qui nella regione i consultori pubblici non ricevono quasi più finanziamenti”, dice Antonucci.
Una commissione di esperti del governo federale ha raccomandato di legalizzare l’aborto fino alla dodicesima settimana di gravidanza. Attualmente sono vietati, ma alcuni rimangono impuniti.
15 aprile 2024 | 01:46 minuti
È già abbastanza difficile per le donne incinte che cercano di abortire in Italia. La legge consente ai medici di rifiutare un aborto per motivi di coscienza. In molte aree lo utilizza tra l’80 e il 90% dei medici. Questo è il motivo per cui le donne spesso devono percorrere centinaia di chilometri per sottoporsi all’intervento, anche solo per ottenere un appuntamento in una clinica.
Barbara Lueg è corrispondente nello studio di Roma.