“A causa della situazione meteorologica e del suo impatto sulle risorse idriche, il sindaco ha firmato un’ordinanza che limita l’uso dell’acqua potabile per scopi domestici”, si legge in una nota pubblicata sul sito web della città.
Circa 250mila Nella popolosa città famosa per essere stata la casa degli innamorati Romeo e Giulietta, lo stato di siccità in vigore fino alla fine di agosto vieta l’uso di acqua potabile per irrigare giardini o campi sportivi.
Inoltre, l’acqua potabile non può essere utilizzata per lavare le auto o riempire le piscine. I trasgressori rischiano una multa fino a 500 euro.
I comuni di tutta Italia hanno iniziato a limitare l’uso dell’acqua in un modo o nell’altro dopo che una primavera insolitamente calda e secca ha causato preoccupazione tra molti.
Il fiume Po, che è la fonte d’acqua dolce più lunga d’Italia e la più grande del Paese, è quello che ha sofferto maggiormente la siccità negli ultimi 70 anni.
Anche il livello dell’acqua del Lago Maggiore e del Lago di Garda è molto più basso del solito in questo periodo dell’anno. Seguì il Tevere, che attraversa Roma.
La settimana scorsa, il sindaco della città settentrionale di Milano ha annunciato che le fontane sarebbero state chiuse e che sarebbero state messe in atto altre restrizioni contro la siccità.
Coldiretti, la più grande associazione agricola italiana, avverte che la siccità potrebbe ridurre la produzione agricola nazionale del 30%. e che la metà degli allevamenti della Pianura Padana sono minacciati.
La regione settentrionale della Lombardia ha dichiarato lo stato di emergenza e ha ordinato ai sindaci di limitare l’uso dell’acqua non essenziale, come non irrigare strade, parchi e campi sportivi.
La siccità rischia di compromettere anche la capacità idroelettrica dell’Italia.
Gli impianti idroelettrici, situati soprattutto nelle montagne settentrionali del Paese, forniscono quasi un quinto del consumo energetico italiano.
La situazione sembra particolarmente delicata in un momento in cui l’Italia sta lottando per porre fine alla sua dipendenza dalle esportazioni di gas russo in risposta alla guerra in Ucraina.
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