JEDDAH: La storia, l’arte, la cultura, il patrimonio e le bellezze naturali dell’Arabia Saudita furono presentate a Roma in questo periodouna mostra speciale dedicato alle opere della famosa fotografa Susan Baaghil.
L’esposizione Il lavoro personale del pioniere della fotografia saudita, intitolato “Arte e cultura dell’Arabia Saudita”, è stato inaugurato il 6 ottobre nell’ambito della IV Giornata annuale della cultura araba organizzata dalla Società Italo-Araba di Roma.
La mostra comprendeva fotografie delle Due Sacre Moschee, dei siti archeologici, del Museo aperto di AlUla, del deserto di Rub al-Khali, di Al-Hassa, Abha e Najran, siti del patrimonio del Regno, nonché di altri siti che mettono in risalto il folclore e i costumi tradizionali.
L’evento si è svolto presso la sede del Comune di Roma, la Sala della Protomoteca. All’evento hanno partecipato attivisti della società civile italiana, rappresentanti di partiti politici italiani, intellettuali e scrittori, nonché numerosi ambasciatori arabi in Italia, tra cui l’inviato saudita.
La cerimonia è stata caratterizzata da un’esibizione musicale dei membri della banda militare italiana. Quest’ultimo ha suonato una canzone tradizionale araba, Talah al-Badru Alayna.
La signora Baaghil ha espresso la sua gioia per l’invito a mostrare la cultura e il patrimonio del suo paese. Ha sottolineato il suo attaccamento all’Italia e ha detto: “Sono molto contenta di essere stata invitata dall’Associazione Italo-Araba a partecipare all’evento annuale della IV Giornata della Cultura Araba.” Non ho esitato ad accettare questo invito perché l’Italia è situato vicino al mio cuore.
“La mia partecipazione a questo festival rappresenta un’espansione della mia presenza internazionale in tutto il mondo, che mira a marchiare le arti visive saudite e arabe in tali forum culturali internazionali”.
Ha ringraziato in particolare l’Ambasciatore Saudita a Roma per il suo incoraggiamento e sostegno.
“E soprattutto, vorrei ringraziare il re del Regno dell’Arabia Saudita, re Salman, e il principe ereditario, che hanno concesso alle donne i loro diritti e promosso la loro emancipazione”.
La signora Baaghil ha detto di essere felice di prendere parte per la prima volta a un evento che “ha dato ad artisti come me l’opportunità di esporre fotografie”.
“Volevo partecipare anche perché mi identifico facilmente con la cultura saudita e volevo esprimere il mio punto di vista su questa cultura attraverso le immagini”.
Ha sottolineato che la sua partecipazione all’evento rientra in un dovere morale volto a diffondere la cultura del popolo saudita e a costruire ponti di comunicazione e conoscenza tra le nazioni.
La signora Baaghil crede che l’arte e la fotografia rappresentino un linguaggio universale che unisce le persone e aiuta a promuovere la pace e la convivenza. Ha insistito sul fatto che l’arte ha un ruolo da svolgere nel rafforzare le relazioni.
«È stato positivo per l’intera comunità italiana scoprire chi siamo e vedere che persone da tutto il mondo vengono a vivere nel Regno, ma abbiamo anche cultura, tradizioni e tante cose da condividere», ha detto.
I contributi della signora Baaghil le hanno valso il riconoscimento internazionale. Nel 2007 è stata onorata dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che le ha conferito l’Ordine Cavalierato Italiano con il titolo “Cavalieri della Repubblica» (“Cavalieri della Repubblica”). Si tratta della prima medaglia d’oro della solidarietà assegnata dalla Repubblica Italiana ad un artista arabo.
È stata la prima fotografa saudita a fotografare l’Hajj da un elicottero nel 2006 ed è stata incaricata dall’ambasciata americana a Riyadh di fotografare le donne della Casa Bianca.
Negli ultimi quarant’anni ha partecipato a più di 155 mostre locali e internazionali in Spagna, Cina, Giappone, Svizzera, Stati Uniti, Marocco, Giordania, Italia, Francia, India e Turchia.
“Vorrei aggiungere che come artista arabo internazionale, ho partecipato a molte partecipazioni internazionali. E sono orgoglioso di avvicinare la cultura e il patrimonio dell’Arabia Saudita alla società italiana attraverso la mia arte. Considero l’arte e la fotografia come un linguaggio universale, il linguaggio del mondo, quello della pace e della convivenza tra le persone”, ha continuato.
La signora Baaghil ha spiegato che voleva decorare la sala della Sala della Protomoteca con più di cento dipinti che illustrano il ricco patrimonio dell’Arabia Saudita.
Ha inoltre assicurato che fossero esposte le fotografie del Custode delle Due Sacre Moschee, il re Salman bin Abdulaziz e il principe ereditario Mohammed bin Salman.
Il pubblico italiano ha espresso sia la propria ammirazione per le foto – “straordinarie, pittoresche ed espressive”, come abbiamo sentito in particolare – sia la propria impazienza di visitare il Regno.
Questo testo è una traduzione di un articolo pubblicato su Arabnews.com