I parlamentari hanno votato mercoledì per vietare la distruzione di nuovi vestiti ed elettronica invenduti. Questo fa parte di una proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile volto a rendere i prodotti di consumo più facili da riparare e riciclare. Il testo adottato dagli eurodeputati (473 voti favorevoli, 110 contrari, 69 astenuti) sarà oggetto di negoziato con gli Stati membri. Quest’ultimo ha voluto limitare al solo abbigliamento il divieto di distruzione dell’invenduto.
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“passaporto digitale“per i vestiti
I deputati chiedono inoltre che questo divieto entri in vigore un anno dopo l’entrata in vigore della legge, che è più veloce rispetto alla proposta della Commissione europea. Il testo presentato dalla Commissione nel marzo 2022 stabilisce nuovi requisiti per la progettazione dei prodotti per limitarne l’impatto sull’ambiente: per renderli più affidabili, riutilizzabili e riparabili, ma anche più facili da riciclare e più efficienti in termini di consumo di risorse.
Le aziende devono garantire che la durata della vita dei prodotti non venga più ridotta da “accorciamento”.obsolescenza programmata(invecchiamento intenzionale) e gli aggiornamenti software, i materiali di consumo (cartucce di inchiostro, lampadine, cialde del caffè), i pezzi di ricambio e gli accessori dovrebbero essere disponibili per un periodo di tempo più lungo. Il testo introduce anche per l’abbigliamento, come per un’ampia gamma di beni di consumo, un “passaporto digitale» sotto forma di codice QR. Ciò consente ai consumatori di sapere quale impatto hanno i loro acquisti sull’ambiente. Inoltre, vengono fornite informazioni sulla tracciabilità e sui materiali utilizzati, facilitando la riparazione e il riciclaggio.
I deputati chiedono alla Commissione di dare la priorità a specifici requisiti di sostenibilità per specifici gruppi di prodotti: ferro, acciaio, alluminio, tessuti, mobili, pneumatici, detergenti, vernici e prodotti chimici. “È ora di porre fine al modello del prendere e buttare che è così dannoso per il nostro pianeta, la nostra salute e la nostra economia.‘ ha spiegato l’eletta socialista italiana Alessandra Moretti, relatrice del testo. “I prodotti sostenibili diventeranno la norma, consentendo ai consumatori di risparmiare energia, rendere più facili le riparazioni, fare scelte ambientali sagge e infine risparmiare denaro nel lungo periodo.‘ ha indovinato.