Martedì (11 luglio 2023), la NATO ha pubblicato tre importanti rapporti che aiuteranno gli alleati a comprendere meglio l’impatto del cambiamento climatico sull’ambiente strategico, le missioni e le operazioni della NATO, adattando al contempo le loro forze armate, un requisito essenziale per mantenere l’efficienza operativa.
L’edizione 2023 della valutazione dell’impatto sulla sicurezza dei cambiamenti climatici della NATO mostra come le condizioni meteorologiche estreme causino stress operativo e accorcino i cicli di vita delle attrezzature militari, portando a costi aggiuntivi di manutenzione e sostituzione. La valutazione, che si basa sui risultati della prima edizione nel 2022, si concentra su quattro regioni geografiche (Europa, Nord America, Medio Oriente e Nord Africa/Sahel e Grande Nord) e quattro ambienti operativi della NATO. A supporto delle sue raccomandazioni per l’adattamento ai cambiamenti legati al cambiamento climatico nei teatri delle operazioni, cita tre casi di studio specifici: l’impatto del caldo estremo sull’operazione NATO in Iraq, l’impatto dell’innalzamento del livello del mare e delle tempeste sulla base navale di Norfolk (USA), e l’allagamento dell’aviosuperficie navale di Sigonella (Italia).
Il Compendio delle migliori pratiche fornisce alcuni esempi concreti degli sforzi degli alleati per adattarsi ai cambiamenti climatici adottando politiche e procedure appropriate nelle loro forze armate, riducendo al contempo la loro impronta ambientale. L’implementazione di soluzioni tecnologiche sostenibili dal punto di vista ambientale ed energetico unisce innovazione ed efficienza militare, garantendo nel contempo l’interoperabilità e migliorando la capacità di condurre missioni nel tempo. Tutto ciò consente alla NATO di capitalizzare meglio l’attuale transizione energetica verso un’energia a basse emissioni di carbonio e funge da base per lo sviluppo di un piano per l’attuazione dell’Iniziativa per la transizione energetica.
La metodologia di mappatura e analisi delle emissioni di gas serra fornisce linee guida e strumenti per il calcolo delle emissioni delle infrastrutture civili e militari delle società della NATO (impianti e beni). Aiuterà la NATO come organizzazione a raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni.