Gucci è stato riconosciuto per la sua politica di parità di genere

Bureau Veritas ha assegnato a Gucci l’etichetta per la parità di genere. Il marchio italiano del gruppo francese Kering pubblica lunedì 10 luglio il suo terzo “Gucci Equilibrium Impact Report”, in cui dettaglia i suoi progressi nella riduzione della propria impronta ecologica e dello sviluppo sostenibile, ma anche dal punto di vista sociale. Inclusività e parità, annuncia in un comunicato stampa di essere “la prima grande abitazione di lusso a ricevere tale certificazione in Italia”.

Le donne costituiscono il 57% delle posizioni di leadership di Gucci – Equilibrium.gucci.com

In qualità di attore di certificazione indipendente e riconosciuto, Bureau Veritas ha valutato i progressi di Gucci verso la parità di genere in sei aree: cultura e strategia, Guida, processi delle risorse umane, opportunità di crescita e inclusione delle donne, Parità retributiva di genere, sostegno alla genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Il comitato ha giudicato particolarmente positiva la creazione di un Global Equity Board e di un Gender Equality Steering Committee.

Le disposizioni sul congedo parentale, in particolare quattordici settimane di congedo retribuito al 100% e l’introduzione di un modello di lavoro ibrido, sono state accolte con favore dai controllori di Bureau Veritas, ha affermato la società, che ha anche avviato varie iniziative come il suo programma Suono per il cambiamentola campagna di sensibilizzazione globale lanciata nel 2013 per raccogliere fondi a sostegno e difesa delle donne di ogni estrazione sociale.

“Questo risultato, raggiunto in anticipo rispetto alle tendenze europee e considerata la prima azienda del settore del lusso in Italia, ribadisce con forza il nostro impegno per una cultura che valorizzi l’uguaglianza, l’inclusività e il rispetto”, commenta Marco Bizzarri, CEO di Gucci. “Attraverso azioni concrete, come l’utilizzo di tecnologie innovative per eliminare i pregiudizi nel processo di selezione, ridurre il divario retributivo, migliorare le politiche di congedo parentale, azioni per incoraggiare più donne in posizioni di leadership, programmi di sensibilizzazione pubblica”. “Sosteniamo il cambiamento e promuoviamo il cambiamento culturale nei settori della moda e del lusso in tutto il mondo. E continueremo a farlo”.

Nel 2022, il 63,1% della forza lavoro di Gucci sarà costituita da donne e il 57% di loro ricoprirà posizioni manageriali. Da parte sua, dal 2013 il programma etichetta Suono per il cambiamento ha permesso di realizzare azioni a favore di 635.000 donne e ragazze nel mondo, interessando tre milioni di nuclei familiari. Solo nel 2022, 3.297 donne in venti paesi hanno beneficiato di questo sostegno da parte di 17 ONG.

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Alberto Gabriele

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