Secondo lei, gli equipaggi non hanno rispettato la legislazione in vigore.
Nel tentativo di ridurre il numero di arrivi, a gennaio Roma ha approvato una nuova legge che limita le attività delle organizzazioni non governative che soccorrono i migranti in mare, anche se salvano solo il 10% circa delle persone. di tutti gli immigrati nel paese.
Il governo del primo ministro di estrema destra Giorgio Meloni chiede che le navi delle ONG informino le autorità italiane non appena soccorrono imbarcazioni di migranti.
Le autorità decidono quindi in quale porto devono sbarcare i sopravvissuti e i soccorritori.
Molto spesso si tratta di un porto lontano dal luogo dell’operazione di salvataggio. In questo modo, le ONG non sono in grado di salvare più navi contemporaneamente e impiegano molto tempo per recarsi nei porti designati e tornare in mare.
Questa legge è stata criticata da diverse istituzioni del Consiglio d’Europa.
Venerdì la Guardia Costiera ha intercettato la Sea Eye 4, che ha violato la regola del salvataggio unico e ha salvato altre due imbarcazioni prima di salpare verso il porto designato a Roma.
L’equipaggio della Mare Go, invece, si è rifiutato di recarsi nel porto designato di Trapani, nella Sicilia occidentale, e ha deciso di attraccare a Lampedusa, una piccola isola italiana al largo delle coste africane, per evitare ulteriori 32 ore di viaggio con l’equipaggio e i migranti esausti, ha detto l’organizzazione non governativa.
Più di 50.000 migranti sono arrivati in Italia nei primi cinque mesi di quest’anno, rispetto a meno di 20.000 nello stesso periodo del 2022, secondo il sito del Ministero dell’Interno.
Negli ultimi anni l’Italia è stata il primo punto di ingresso per centinaia di migliaia di migranti in arrivo nell’Unione Europea.
Roma critica i partner del blocco per non aver mostrato sufficiente solidarietà nella distribuzione dei migranti, anche se molti di loro poi lasciano la penisola per altri Paesi.