Alarm Phone, una hotline per i migranti in difficoltà, ha twittato di essere “sollevata nel confermare che la Guardia Costiera italiana ha finalmente soccorso coloro che hanno chiamato per primi i soccorsi domenica”.
Non sono state fornite altre informazioni sui soccorsi.
Medici Senza Frontiere (MSF) ha dichiarato lunedì di essere stata allertata da una hotline di Alarm Phone in merito alla barca con circa 45 persone in pericolo.
Ha detto che la nave di salvataggio di beneficenza Geo Barents li avrebbe aiutati se avessero incontrato la barca sulla strada per il porto di Taranto.
“Abbiamo immediatamente chiesto alle autorità italiane il permesso di intervenire, ma non abbiamo ricevuto risposta”, ha detto il portavoce di MSF Maurizio Debanne.
“Abbiamo l’obbligo ai sensi del diritto internazionale e delle convenzioni marittime di aiutare coloro che sono in pericolo”, ha affermato.
L’intervento avrebbe potuto contrapporre l’ente di beneficenza al governo di estrema destra e al suo duro nuovo decreto legale sugli aiuti marittimi.
L’ente di beneficenza in seguito ha detto che non stava più cercando la barca.
Ordini da Roma
Lunedì scorso, MSF ha pubblicato una serie di tweet in cui chiariva che stava fornendo aiuti alle navi solo su richiesta dei funzionari italiani.
Ha anche detto che in un caso Roma ha chiesto a Geo Barents di non aiutare perché la situazione era “controllata dalla Libia”. Lei ha obbedito.
Il presidente ha firmato lunedì un nuovo decreto legislativo, che ora andrà in parlamento per diventare legge entro 60 giorni, durante i quali potrebbe essere modificato.
Il governo di estrema destra del primo ministro Giorgia Meloni si è insediato a ottobre e si è impegnato a porre fine agli sbarchi di migranti in Italia, che secondo il ministero dell’Interno hanno raggiunto più di 105.000 nel 2022.
Dice che migranti e trafficanti sono incoraggiati da enti di beneficenza che salvano le persone che cercano di affrontare il pericoloso viaggio dal Nord Africa.
Ma gli enti di beneficenza affermano di rispettare ancora le leggi internazionali e nazionali relative al salvataggio di vite in mare e hanno condannato le nuove regole in quanto mettono a rischio vite umane.
La maggior parte dei migranti arrivati nel 2022 è stata soccorsa e portata a terra da navi della Marina Militare o della Guardia Costiera, non da navi caritatevoli.
Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM), almeno 20.218 persone sono morte o sono scomparse su questa rotta dal 2014.