Il successo della politica insediativa in Italia

L’agricoltura italiana riesce a garantire il suo ricambio generazionale.

In Italia quasi tutti gli agricoltori che vanno in pensione sono in sostituzione, anche se gli under 44 rappresentano solo il 13,4% delle aziende agricole. Il nuovo profilo dell’agricoltore italiano:

  • Detiene un Master 2 in uno su cinque;
  • Aziende 16,5 ettari, ovvero 1,5 volte la superficie media nazionale;
  • Ha un fatturato superiore del 75% alla media nazionale, con un reddito di 4.964 euro per ettaro;
  • Impiega la metà dei dipendenti.

Un terzo è installato al di fuori del framework

Veronica Barbati, 35 anni, responsabile del settore giovanile del più grande sindacato nazionale, la Coldiretti, è una di loro. Tredici anni dopo essersi stabilita nella sua fattoria di 35 acri, impiega sette dipendenti e lavoratori stagionali. Coltiva castagneti, uliveti e vigneti e alleva bovini e suini. Il sistema di allevamento misto è largamente praticato da questa giovane generazione che non vuole mettere tutte le uova nello stesso paniere.

Veronica vende direttamente la sua produzione, in particolare attraverso la sua attività agrituristica: bed & breakfast, agriturismo, spaccio aziendale. “Quando ero piccolo era più un peccato dire che i suoi genitori erano contadini. La società si è evoluta negli ultimi vent’anni, ma oggi è cool, anzi, fa sognare chi vive in città. Inoltre, in una recente indagine di Noto Sondaggi per Coldiretti, un genitore su tre ha dichiarato che vorrebbe che i propri figli trovassero lavoro nell’agricoltura. Sociologicamente, la professione ha riacquistato il suo significato: nutrire, legata alla natura, pur beneficiando di una forte connotazione imprenditoriale e high-tech.

promuovere l’innovazione

Ogni anno il sindacato Codiretti organizza un concorso “Oscar Green”. L’obiettivo? Incoraggiare le innovazioni degli imprenditori agricoli per aumentare la consapevolezza che questa professione cambia ogni giorno e si adatta alle nuove sfide del suo tempo. I vincitori nella categoria “Digital Business” quest’anno sono stati Didier Chappoz con il suo robot da giardinaggio, Nicola Margarita per le sue bioplastiche a base di cardi e Anna Madeo con il suo packaging a base di cera d’api per confezionare le salsicce della sua fattoria. Famiglia. L’allevatore Murad Salem ha vinto il Green Award per la sua fattoria e il suo caseificio, che funzionano esclusivamente con energia rinnovabile in loco.

sostegno dall’Europa

Secondo Veronica Barbati, due fattori principali spiegano questa nuova dinamica. Da un lato c’è una reale volontà politica, espressa attraverso importanti sussidi europei e regionali a sostegno dell’impianto. La DGA media è di 40.000 euro in pianura e 50.000 euro in montagna. D’altra parte, una modifica della legge nel 2001 ha riconosciuto le multifunzionalità dell’agricoltura. Le funzioni dell’agricoltura sono definite come primarie (produzione di beni agricoli ma anche energia), secondarie (trasformazione inclusi gastronomia, artigianato) e terziarie (abitazione, istruzione, servizi, ecc.).

Non ci sono ormai limiti alla creatività degli allevatori italiani, come l’avvocato penalista Stefano Piatti, che ha creato una fattoria riabilitativa per minori, Farm Creches. E oggi il 70% delle installazioni ha una multifunzionalità aggiuntiva. Il punto debole di questi progetti resta l’accesso al credito, difficile in Italia e tanto più necessario visto che un ettaro di terreno agricolo vale mediamente 20.000 euro.

Nadia Savino

Alberto Gabriele

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