Mamma mia: il tennista italiano batte N. Djokovic a Montecarlo | Gli sport

In un tenace thriller di 2:54, il giovane italiano ha scioccato Novak Djokovic (ATP-1), il numero uno del pianeta, con il risultato di 4:6, 7:5, 6:4.

L. Musetti, che ha compiuto 21 anni a marzo, ha messo a segno ben otto vittorie sul rivale per il titolo. Certo, i problemi di Nole al gomito, che era coperto da una manica speciale, potrebbero aver influito su questo.

Le condizioni meteorologiche imprevedibili hanno aggiunto ulteriore dramma a questa partita: oltre al forte vento, la partita è stata interrotta nel terzo set a causa della troppa pioggia.

Dopo la vittoria probabilmente più clamorosa della sua carriera, né il tennista né l’allenatore ci hanno creduto, avendo entrambi faticato a trattenere le lacrime.

“Sto trattenendo le lacrime perché per me è un sogno che si avvera. Le condizioni di gioco erano molto difficili e diverse dai giorni precedenti: faceva freddo e c’era vento. Sono molto orgoglioso di me stesso. Mi divertirò questa vittoria per almeno mezz’ora, poi comincerò a riposare e recuperare per essere pronto per domani”, ha dichiarato Musetti.

Per la superstar del tennis italiano sarà solo il secondo quarto di finale Masters della sua carriera, dove ad attenderlo ci sarà il connazionale Jannik Sinner (ATP-8).

Da parte sua, N.Džoković, che ha faticato a controllare le sue emozioni durante il duello, non ha detto molto dopo il fallimento: “La sensazione è semplicemente terribile dopo aver giocato una partita del genere. Non è un disastro, ma le emozioni sono davvero brutto quando perdi. Auguro successo all’avversario”.

Il serbo puntava a battere il proprio record questa settimana e rivendicare il suo 39esimo titolo Masters. A Monte Carlo, rimane il vincitore due volte: nel 2013 e nel 2015.

Certo, otto anni fa, Nole ha raggiunto almeno la finale di questo torneo per l’ultima volta, e l’ultima volta che ha raggiunto i quarti di finale a Monaco è stato nel 2019. Ora la tennista aspetterà il torneo ATP 250 a Bosnia Erzegovina.

Alberto Gabriele

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