Catturato l’orso che ha ucciso il corridore italiano, bestia non ancora finita | All’estero

Un orso che ha ucciso un corridore nelle Alpi italiane all’inizio di aprile è stato catturato. Le autorità in realtà volevano uccidere immediatamente l’orso femmina, ma il giudice l’ha fermato la scorsa settimana. Il prossimo mese dovremmo sapere di più sul destino dell’orso di 17 anni, registrato come JJ4.

Da questo fine settimana, due gruppi di ranger stanno dando la caccia all’orsa femmina. Sulle pendici del Brenta, un gruppo montuoso delle Dolomiti italiane, hanno cercato JJ4 con i cani. La nevicata ha aiutato, poiché ha reso più visibili le impronte di JJ4. L’orso è stato infine avvistato nei pressi dei paesi di Carciato e Dimaro. Lì è stata catturata con successo.

JJ4 soggiorna al Parco Faunistico di Casteller, poco sopra Trento, da ieri sera. C’è anche M49, un orso maschio che tre anni fa ha causato molta costernazione nella zona. Questo orso è riuscito a scappare due volte dal parco faunistico.

Prima morte

Il 26enne corridore trentino Andrea Papi è la prima vittima mortale conosciuta di un attacco di orso in Italia. Aveva profonde ferite al collo, alle braccia e al petto. È stato ucciso da JJ4 in un’area in cui gli orsi sono stati liberati più di 20 anni fa, con il sostegno finanziario dell’Unione Europea.

Dopo l’aggressione mortale del corridore, la giunta provinciale di Trento ha condannato a morte l’orso JJ4. Nella stessa ordinanza che ha condannato a morte l’orso, il governo provinciale ha disposto l’abbattimento di altri tre “orsi problematici”. Uno di questi è MJ5, il fratello maggiore di JJ4.

È stato responsabile di un attacco a un escursionista nel marzo di quest’anno. Le autorità ritengono inoltre che il numero totale di copie dovrebbe essere ridotto a cinquanta. Attualmente in Trentino vivono un centinaio di orsi bruni.

JJ4 è anche la sorella di Bruno, il cosiddetto orso problematico ucciso in Baviera nel 2006.

Mantieni le distanze

L’associazione animalista Lega Anti Vivisezione ha presentato la scorsa settimana un’azione cautelare contro l’ordinanza di abbattimento dell’orso. Il tribunale di Trento dà ragione agli animalisti: fino all’udienza dell’11 maggio nessun orso può essere ucciso.

Gli oppositori dello stress da abbattimento che gli orsi normalmente mantengono a distanza dagli umani. Il governo locale dovrebbe garantire che le persone stiano fuori dalle aree in cui le orse allevano i loro cuccioli, ha affermato un attivista per gli animali.

Alberto Gabriele

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