Commemorazione della scomoda liberazione in Italia a causa di un Presidente del Consiglio con legami neofascisti – Joop

25-04-2023

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In Italia il 25 aprile si commemora e si celebra la liberazione dal fascismo. Di solito è un rito solenne, ma questa volta è diventato un po’ imbarazzante. Il premier Giorgia Meloni, dell’estrema destra di Fratelli d’Italia, vuole l’abolizione della commemorazione. In passato, Meloni ha elogiato il fascismo ed è stato membro del MSI neofascista.

Il primo ministro 46enne non ha celebrato la festa della liberazione in tutta la sua vita. Per le sue convinzioni politiche, ha a lungo considerato il 25 aprile come una “giornata che divide e non unisce”. Solo pochi anni fa ha proposto di abolire il 25 aprile e di sostituirlo con un’altra festa nazionale. (…) Per molto tempo non si sapeva nemmeno se la Meloni sarebbe stata presente alla festa del 25 aprile in piazza Venezia, quando non può farne a meno da Presidente del Consiglio. La sua squadra ha confermato solo la scorsa settimana che il Presidente del Consiglio parteciperà alla cerimonia ufficiale nel centro di Roma. In una lunga lettera al Corriere della Sera di questa mattina, il presidente del Consiglio scrive che “i partiti di destra nel parlamento italiano hanno manifestato la loro incompatibilità con ogni nostalgia del fascismo”.

In la lettera scrive Meloni che dopo il 25 aprile è continuata una “guerra civile”, che ha dilaniato le famiglie e che le esecuzioni sono continuate mesi dopo.

L’Italia fu liberata dal fascismo dai partigiani, dalla resistenza armata delle forze democratiche, aiutata dalla forza d’invasione degli Alleati. Questa resistenza era anche politicamente molto ampia, da sinistra a destra. Ai fascisti piace ridurre la resistenza a “comunista” nella loro propaganda.

Alberto Gabriele

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