Di solito la gemma turistica italiana di Venezia conquista i titoli dei giornali a causa delle inondazioni, ma ora è il contrario.
Le immagini mostrano gondole colorate e barche adagiate nel fango in fondo ai canali della città. I 150 canali sono esposti a una rara bassa marea e sono sull’orlo del prosciugamento, scrive Bloomberg.
Ciò ha reso difficile il traffico e la navigazione in città per residenti e turisti. Ostacola anche i servizi di emergenza, poiché i vigili del fuoco e i paramedici dipendono dalle barche.
La causa della siccità è complessa. Uno dei motivi è che l’Italia ha avuto poche piogge di recente, il che ha prosciugato fiumi e laghi nel nord Italia, scrive Il guardiano.
Ma non è questo il motivo principale. Gennaio e febbraio sono tradizionalmente i mesi di bassa marea a Venezia. Sono soprattutto il vento e le alte pressioni che, nel complesso, influiscono maggiormente sull’innalzamento o abbassamento della marea, scrive il quotidiano italiano sul clima Icona Clima
Secondo il giornale, il motivo principale ora è l’alta pressione, le correnti marine e la luna piena.
Un’area di alta pressione è un’area in cui la pressione atmosferica è più alta rispetto all’area circostante alla stessa altezza sul livello del mare, secondo Store norske lexikon. Anche i forti venti meridionali hanno contribuito al basso livello dell’acqua.
Sebbene il livello dell’acqua sia sceso notevolmente, fino a 70 centimetri sotto il livello del mare, è la durata della bassa marea ad essere eccezionale, secondo Icona Clima. In confronto, il livello dell’acqua è stato di oltre 50 centimetri sotto il livello del mare per 48 ore nel 2005, secondo News.com.au.
Tuttavia, il livello dell’acqua bassa dura dall’inizio di febbraio.
Anche se si prevede che i canali rimarranno asciutti per un po’ di tempo, ogni speranza non è persa, secondo il giornale locale La voce di Venezia. La situazione meteorologica dovrebbe cambiare da mercoledì, e con ciò i cittadini sperano in più acqua nei canali.