Il garante della privacy francese indaga su ChatGPT dopo i reclami


Foto: ANP

Il regolatore della privacy in Francia ha avviato un’indagine su ChatGPT. Ci sono state diverse lamentele sulla tecnologia, riferisce il watchdog CNIL, la versione francese dell’autorità olandese per la protezione dei dati. Non si sa di cosa si tratta.

ChatGPT utilizza l’intelligenza artificiale per scrivere testi dal suono logico. In breve tempo il sistema fece scalpore creando testi difficilmente distinguibili dal lavoro umano.

Alla fine del mese scorso, il regolatore italiano, il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP), ha deciso di vietare temporaneamente ChatGPT. Secondo il regolatore, la società dietro il sistema, OpenAI, non rispetta le regole per la raccolta dei dati personali. Inoltre, la piattaforma non avrebbe sistemi per verificare l’età dei minori. OpenAI ha elaborato un piano per affrontare le preoccupazioni italiane. L’Italia sta studiando questo.

Per il momento, i Paesi Bassi non effettueranno un blocco. L’autorità olandese per la protezione dei dati afferma che sta monitorando attentamente la situazione.

Il regolatore spagnolo, l’AEPD, vuole che il cane da guardia dell’Europa centrale si incontri presto sull’approccio ChatGPT.

OpenAI è stata fondata nel 2015 da alcune figure tecnologiche chiave, tra cui Elon Musk (Tesla, PayPal, SpaceX, Twitter) e Reid Hoffman (LinkedIn). Microsoft ha versato miliardi nella società. OpenAI ha sviluppato non solo ChatGPT, ma anche la versione migliorata GPT-4 e il creatore di immagini DALL-E.

Alberto Gabriele

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