Il Giappone aumenta i rischi per l’IA alla riunione del G-7

Il Giappone vuole discutere con altri paesi del G-7 i rischi posti dall’intelligenza artificiale (AI), poiché i chatbot come ChatGPT hanno sollevato una serie di preoccupazioni, come la raccolta di dati privati.

Venerdì il ministro delle comunicazioni Takeaki Matsumoto ha sottolineato l’importanza degli sforzi per promuovere e regolamentare l’intelligenza artificiale, affermando che il Giappone vuole guidare la discussione in modo che la sua analisi e revisione possano avvenire in un quadro internazionale.

L’Italia vieta ChatGPT

L’Italia ha recentemente vietato ChatGPT per timore che lo sviluppatore OpenAI stia raccogliendo illegalmente grandi quantità di informazioni personali degli utenti.

Anche il Commissario canadese per la protezione dei dati ha ha aperto un’indagine contro OpenAI. In Germania, i responsabili della protezione dei dati degli stati federali hanno annunciato che ChatGPT per dare un’occhiata più da vicinonon solo quando si tratta di protezione dei dati e GDPR.

Il Giappone ha dichiarato giovedì che il Ministero dell’Istruzione prevede di pubblicare linee guida per l’uso di ChatGPT e altri chatbot di intelligenza artificiale nelle scuole entro marzo del prossimo anno, tra le crescenti preoccupazioni per il loro impatto sulle capacità di scrittura e di pensiero degli studenti.

L’intelligenza artificiale solleva interrogativi sull’impatto sociale

“Sono consapevole che il rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale e il suo maggiore utilizzo hanno sollevato questioni come il suo potenziale impatto sulla società in caso di uso improprio e la raccolta di dati personali”, ha affermato Matsumoto venerdì.

In un’altra conferenza stampa, il ministro del digitale Taro Kono ha dichiarato di sperare che il G7 invii un messaggio unificato sulla questione.

La riunione dei ministri del digitale e della tecnologia si terrà per due giorni a partire dal 29 aprile a Takasaki, nella prefettura di Gunma.

Alberto Gabriele

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