Il concetto creativo dietro Tenuta Negroamaro descritto in una frase: un rifugio tranquillo che supporta uno stile di vita in cui l’interno incontra l’esterno, in un’atmosfera che dà la sensazione di essere a casa e con richiami ai talenti locali. Situato in Puglia, una regione dell’Italia sud-orientale, il boutique hotel è circondato da un ambiente rurale, con vegetazione mediterranea sullo sfondo ea pochi minuti di auto dalle affascinanti città di Gallipoli e Lecce. Qui scopri cosa vita lenta e impari a farloconnettersi con la naturalontano dal trambusto delle grandi città.
Vivendo a Londra dall’età di 16 anni, il proprietario, originario di questa regione d’Italia, ha acquistato questa proprietà da sogno per creare il suo primo progetto alberghiero. di fiducia Olga Ashby —guidato dallo studio londinese Olga Ashby Interiors— per la progettazione di tutti gli spazi. Uno degli obiettivi principali dell’interior designer era quello di progettare un ambiente rilassato con alcune sorprese visive.
L’hotel ne ha diversi costruzioni tradizionali della regione chiamate “trullo” (sorta di capanna in pietra a secco con tetto conico). Adornata da soffitti a volta, la casa principale comprende una zona colazione e una sala per bere un drink o giocare a giochi da tavolo mentre la sala è separata per offrire maggiore privacy e tranquillità agli ospiti. Di diverse forme e dimensioni, le 10 camere, di cui 5 con piscina privata, sono dei veri e propri santuari collegati con l’esterno.
Nelle aree comuni, una struttura in bambù offre ombra per godersi un pomeriggio all’aperto con vista sulla piscina e sul giardino. Il bar è lo spazio perfetto per intrattenere e scattare una foto su Instagram grazie al murale di un artista locale raffigurante il cactus locale utilizzato per preparare molti cocktail. Olga Ashby ha scelto una tavolozza di colori neutri con toni della terra promuovere la coerenza visiva tra interno ed esterno. Materiali naturali e tradizionali come la pietra Pietra leccese così come la juta, accentuano gli effetti di texture per dare vita a a esperienza multisensoriale.
Per rafforzare il senso di autenticità, l’interior designer ha lavorato con artigiani locali e ha acquistato pezzi unici per l’hotel come le mensole della cucina fatte a mano, i cuscini nelle camere da letto che Ashby ha trovato in Marocco, la panca antico Africano nel soggiorno, la collezione di libri dell’Ottocento e la tappezzeria in lana sopra il divano nelle camere da letto.
L’hotel, che dispone già di un proprio frutteto e di una piccola fattoria, avrà presto uno spazio per lo yoga e la meditazione, tra le altre attività. Questo piccolo paradiso fa venire voglia di restarci per sempre.