elezioni in italia No all’Europa – Perché eleggere partiti di destra indebolirebbe l’Ue
L’Italia sta affrontando un’elezione storica, con tre partiti di centrodestra che vogliono meno cooperazione europea. Il campo è attualmente in testa nei sondaggi. In caso di vittoria le cose cambierebbero, e non solo per l’Italia.
L’Italia sta affrontando un netto spostamento a destra e l’Europa è preoccupata per le imminenti elezioni legislative nel paese mediterraneo. “Siamo preoccupati”, ha detto l’ex commissario Ue ed esperta eurodeputata italiana Emma Bonino, sottolineando il disagio anche in altre capitali. Il motivo è tre: Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi. I tre leader del blocco di centrodestra hanno buone possibilità di una vittoria schiacciante alle elezioni della prossima settimana (25 settembre) a Roma.
Elezioni in Italia: i partiti di destra guidano nei sondaggi
A preoccupare più di uno è soprattutto la Meloni dei Fratelli d’Italia di estrema destra, che è nettamente in testa ai sondaggi e ha maggiori possibilità di diventare presidente del Consiglio. La romana non pensa molto all’Ue, rimprovera regolarmente i “burocrati di Bruxelles” e basa le sue idee su paesi come l’Ungheria e il primo ministro Viktor Orbán, che è un suo amico.
Il fatto che i partner della coalizione di Meloni – l’ex primo ministro Berlusconi e il populista di destra Salvini – abbiano da anni stretti legami con la Russia e Vladimir Putin sta aumentando i disordini in Europa. Perché stanno combattendo per l’unità insieme a Kiev nella guerra ucraina.
Matteo Salvini dubita delle sanzioni russe
Salvini dubita pubblicamente dell’efficacia delle sanzioni contro la Russia e quindi incolpa l’UE per il drammatico aumento dei costi energetici. Il capo della Lega non ha nascosto il suo atteggiamento nei confronti di Mosca negli ultimi anni. Una volta ha indossato una maglietta da tifoso di Putin sulla Piazza Rossa e persino al Parlamento europeo. Nel 2015 Salvini disse che avrebbe scambiato due Mattarella con mezzo Putin: Sergio Mattarella è il presidente dell’Italia.
Questa settimana l’attenzione si è subito spostata su Salvini e la Lega quando negli Stati Uniti è emerso un rapporto di intelligence secondo cui la Russia pagava da anni partiti stranieri. Salvini si è affrettato a liquidare il fatto che “non ha mai chiesto né ricevuto denaro, né rubli, euro, dinari o dollari”. Berlusconi ha anche affermato di non essere “ovviamente” coinvolto nello scandalo – nel 2010 ha descritto il suo buon amico Putin come un “dono del cielo”.
Quanto possono essere davvero pericolosi Meloni e la sua alleanza legale Europa? “Non credo che Giorgia Meloni rappresenti una minaccia per la stabilità dell’UE”, ha detto il politologo Andrea Ungari dell’Università Luiss di Roma. “L’Italia ha il suo posto in Europa. E’ diverso anche quando parli dell’opposizione o quando ti siedi a un tavolo con tutti i capi di Stato e di governo Ue”.
Recensioni: “Meloni ha mangiato il gesso”
Infatti, dalla caduta del governo di Mario Draghi a luglio, la Meloni ha cercato di apparire moderata, affidabile e persino filostatale. Ha inviato videomessaggi spiegando in inglese, spagnolo e francese che le preoccupazioni all’estero erano infondate e che l’Italia è rimasta un partner forte sotto di lei.
L’Ucraina prima dello status di candidato
Accomodatevi nella sala d’attesa di Bruxelles: questi paesi sono candidati all’adesione all’UE
I critici dicono che Meloni mangiava il gesso. E infatti, questa settimana i toni si sono induriti. Durante un comizio elettorale a Milano, ha gridato ai suoi sostenitori che in Europa il “futuro” era finito. Con lei al timone, l’Italia tornerà a perseguire prima i propri interessi e solo successivamente a ragionare in termini europei.
L’annuncio non è stato sorprendente. La Meloni vuole “risollevare” l’Italia, cioè rimetterla in piedi, come dicono i manifesti elettorali di Fratelli d’Italia. I ricordi dello slogan di Donald Trump “Make America Great Again” prendono vita. Nella prima frase del manifesto elettorale comune, il centrodestra annuncia una politica estera “centrata sull’interesse nazionale e sulla difesa della patria”. Meloni vuole che il diritto europeo sia ricondotto al diritto nazionale. Vuole stati nazionali forti invece di un’unione.
Il capo di stato ungherese Orban accoglie con favore la svolta a destra
Ciò fa molto piacere al primo ministro ungherese Orban – il cui paese non può più essere considerato una vera e propria democrazia, secondo un rapporto del Parlamento europeo – e al partito nazional-conservatore polacco PiS. Dopo che i democratici svedesi populisti di destra sono saliti al potere nel paese scandinavo dell’UE, l’Italia avrebbe avuto il quarto governo di destra nell’unione.
“Indebolirà l’Europa”, teme l’eurodeputata Alexandra Geese dei Verdi. Questi paesi volevano impedire un’Europa delle nazioni e una politica europea comune e forte, spiega Geese dell’agenzia di stampa tedesca. Vive in Italia da più di 20 anni e trova lo sviluppo “molto preoccupante”.
Politico di destra: “No ai burocrati a Bruxelles!”
La Meloni vuole rafforzare il legame “atlantico” con gli Stati Uniti – l’Europa per lei è di secondaria importanza. “Sì alla sovranità del popolo! No ai burocrati di Bruxelles!”, ha gridato al microfono durante una manifestazione organizzata dal partito di estrema destra spagnolo Vox a giugno.
In Italia, molti ora temono che le riforme possano essere bloccate sotto Meloni, condizione preliminare per il pagamento integrale dei 192 miliardi di euro del recovery fund dell’UE. I soldi servono urgentemente, ma la Meloni vuole rinegoziare con Bruxelles. Ma anche i critici del 45enne non danno per scontato che il nuovo governo perderà miliardi di aiuti.