Il 27 marzo 2023 è il giorno del click per l’arrivo di lavoratori extracomunitari in Italia, previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla programmazione transitoria dei flussi, che stabilisce 82.705 arrivi. Questo è un aumento rispetto ai 69.700 dell’anno scorso.
E’ quanto annuncia la Coldiretti Associazione Nazionale Agricoltori Italiani, in una nota. Sottolineando che le quote di lavoro stagionale, previste soprattutto nelle campagne, ammontano a 44.000 unità (in aumento rispetto alle 42.000 dello scorso anno), di cui 1.500 riservate alle nuove domande di sdoganamento pluriennale. Quali iscrizioni consentiranno all’azienda negli anni successivi di non essere vincolata alle condizioni di pubblicazione del DPCM in Gazzetta Ufficiale per poter accedere al permesso.
La vera e importante novità di questo decreto è la riconferma, prosegue la Coldiretti, dello sblocco delle quote stagionali di ammissione riservate alle associazioni di categoria per i propri iscritti fino a 22.000 unità (lo scorso anno erano 14.000). Ciò dimostra che i tempi sono maturi per disegnare strutturalmente la norma sperimentale introdotta dal decreto semplificazioni (73/2022), supportata dalla confederazione.
Ogni quarto prodotto agricolo viene raccolto da qualcun altro
Le domande delle organizzazioni professionali dei datori di lavoro, che prevalgono sulla generalità delle domande, vengono prima esaminate dalle stesse organizzazioni professionali. Si impegnano inoltre a presidiare il completamento del processo di assunzione dei lavoratori, accelerando di fatto l’intero processo di assunzione.
In Italia, un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da qualcun altro. Con 358.000 operai di ben 164 nazioni diverse che lavorano nei campi e nelle stalle. Fornire oltre il 30% del numero totale di giorni lavorativi richiesti dal settore, secondo il rapporto Centro studi e ricerche idoli
Infatti, secondo Idos, sono molti i “distretti agricoli” dove i lavoratori migranti sono una parte ben integrata del tessuto economico e sociale. Come raccogliere fragole nel veronese, preparare talee in Friuli, mele in Trentino, frutta in Emilia-Romagna, uva in Piemonte e caseifici in Lombardia.
I lavoratori stranieri impiegati in agricoltura provengono principalmente da Romania, Marocco, Tunisia, India e Albania; ma ci sono rappresentanti di quasi tutte le nazionalità. Si tratta principalmente di lavoratori temporanei che vengono dall’estero e ogni anno varcano il confine per lavoro stagionale per poi rientrare nel proprio Paese. Così facendo, spesso sviluppano rapporti professionali duraturi e amicizie con imprenditori agricoli.
Ma la presenza di stranieri è in aumento anche ai vertici delle aziende agricole. Con quasi 17.000 titolari di nazionalità diverse da quella italiana, chiude confederazione Coldiretti.