Mentre il Parlamento europeo ha già accettato di vietare la vendita di nuove auto a benzina e diesel nell’Unione europea a partire dal 2035, spetta ora al Consiglio europeo dare la sua approvazione finale prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. L’Italia ora reagisce, seguita dalla Germania.
Il voto del Consiglio, originariamente previsto per il 7 marzo, è stato rinviato al 10 marzo. Il motivo principale del rinvio è una maggioranza qualificata incerta dopo l’annuncio del governo italiano, che resisterà con forza a meno che la Commissione europea non riconsideri la sua posizione e proponga alternative sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico. L’annuncio del voto contrario italiano è stato rapidamente seguito dal governo tedesco che ha dichiarato che avrebbe rifiutato la proposta a meno che la proposta sull’uso degli e-fuel non fosse stata inclusa nella proposta.
La dichiarazione italiana, inviata ai rappresentanti dell’UE-27, afferma che mentre l’Italia è favorevole all’elettrificazione dei veicoli leggeri, non crede che sia l’unica via da seguire. Pertanto, l’Italia non può sostenere il regolamento in quanto tale perché non rispetta il principio della neutralità tecnologica.
Anche l’organizzazione ombrello Cecra ha insistito fin dall’inizio su un mix tecnologico che includesse tutte le soluzioni rilevanti per ridurre le emissioni di CO2. In tale contesto, ha sostenuto fin dall’inizio che la proposta della Commissione includa anche altre tecnologie come l’idrogeno e la tecnologia dei combustibili sintetici (e-fuel).