Tra accuse di abusi, Kevin Spacey riceve un premio cinematografico in Italia | Persone | Divertimento

L’attore Kevin Spacey è al centro di polemiche da diversi anni, questo a causa delle cause legali e delle accuse di abusi sessuali in cui è stato coinvolto. Problemi che gli sono costati l’uscita della serie “House of Cards” diversi anni fa. Lo scorso luglio Spacey, 63 anni, si è dichiarato non colpevole presso il tribunale penale britannico di Old Bailey a Londra per cinque reati sessuali di cui era stato accusato, presumibilmente commessi contro tre uomini tra il 2005 e il 2013 nel Regno Unito.

Kevin Spacey si dichiara non colpevole di sette nuove accuse di violenza sessuale nel Regno Unito

Nonostante tutti i conflitti, il Museo Nazionale del Cinema d’Italia assegnato all’attore americano. L’istituzione, con sede nella Mole Antoneliana della città di Torino, gli ha conferito il premio “Stella della Mole” per la sua “filmografia, il suo personale contributo estetico e autoriale e lo sviluppo dell’arte drammatica”, si legge in un comunicato.

“Mi sento benedetto, grato e umiliato, e il mio cuore è molto pieno stasera verso il Museo del Cine per aver avuto il coraggio di invitarmi stasera.e”, ha detto l’attore dopo aver ricevuto il riconoscimento.

Kevin Spacey deve risarcire il produttore di “House of Cards”, secondo una decisione del tribunale

“Mi sento così onorato di aver preso parte al processo creativo con così tante persone straordinarie. Cineasti, artisti e tecnici con cui ho avuto l’opportunità di lavorare. Chi non considererebbe questa serata l’occasione perfetta per dire ‘Grazie!’ Non mi onori solo. li onori tutti“, ha espresso Spacey sul palco.

Dopo anni trascorsi fuori dal mondo del teatro, il regista Franco Nero lo sceglie nel 2021 per interpretare un piccolo ruolo in “L’uomo che disegnò Dio”, film a basso budget. Spacey ha ancora cause pendenti nel Regno Unito. L’attore sarà formalmente accusato di altri sette reati di natura sessuale presumibilmente commessi nei confronti di un uomo tra il 2001 e il 2004, come rivelato dall’ufficio del pubblico ministero britannico (CPS). (E)

Alberto Gabriele

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