Figure antiche provenienti dalla Colombia e dall’Ecuador, esposte in una gioielleria in Italia

Roma, 27 gennaio (EFE).- L’Italia ha restituito alla Colombia e all’Ecuador una collezione di statuette in terracotta precolombiana provenienti da “uno scavo clandestino” ed esportate illegalmente in Italia, dove sono state trovate esposte nella vetrina di una gioielleria nella città di Torino (nord-ovest), denunciati i carabinieri.

La scoperta è frutto di un’indagine iniziata nel 2019, quando un agente della sezione tutela beni culturali dei Carabinieri in congedo vide nella vetrina di un negozio delle statue antropomorfe in terracotta che attirarono la sua attenzione per la loro “particolare conformazione”. e bellezza”, ha detto venerdì a EFE il tenente colonnello Silvio Mele.

I piccoli intagli sono stati utilizzati dal proprietario del negozio per “creare un ambiente esotico per vendere i suoi gioielli d’oro”, che erano stati collocati sopra i pezzi archeologici, ha detto il capo carabiniere.

Un team di archeologi della Soprintendenza di Torino si è recato presso la gioielleria e ha confermato, dopo aver contattato le ambasciate dei due Paesi, l’autenticità degli oggetti, che sono stati sequestrati con provvedimento del tribunale per un possibile reato di detenzione di beni culturali rubati ed esportati. illegalmente.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Torino in collaborazione con esperti culturali colombiani ed ecuadoriani, hanno dimostrato la provenienza illecita degli oggetti, che erano stati estratti durante uno “scavo clandestino” in Sud America e poi “illegalmente esportati in Italia”.

“È stata un’indagine lunga e complessa perché era richiesta la collaborazione di due stati, ma in realtà non è stato difficile”, ha detto Mele a EFE, osservando che sebbene i membri del suo team “non siano esperti d’arte, sono specialisti” nel condurre questo tipo di indagine.

Il proprietario della gioielleria ha acquistato le figurine in un mercatino delle pulci nei primi anni ’80, credendo che il suo acquisto fosse legale, ha detto la polizia.

“In Italia, dal marzo 2022, chiunque importi merci esportate illegalmente dallo Stato di origine commette un reato”, ha detto il tenente colonnello.

Gli oggetti sequestrati sono stati esaminati anche da esperti del Museo delle Civiltà di Roma che ne hanno nuovamente accertato l’origine sudamericana, confermata poi da esperti culturali della Colombia e dell’Ecuador, che ne hanno rivendicato la proprietà.

Le statue, restituite in due cerimonie presso le ambasciate a Roma dei due paesi latinoamericani il 12 gennaio, sono state realizzate durante l’epoca della dominazione delle culture colombiane di Calima (100 a.C. – 800 d.C.) e di Quimbaya (1200 d.C.). d.C. – 1500 d.C.) e l’Ecuadoriana Tolita (300 a.C. – 800 d.C.) e Jama Coaque (350 a.C. – 1532 d.C.).

La polizia ha anche consegnato due monete d’oro di epoca coloniale in possesso di un altro cittadino italiano che, come gli oggetti precolombiani, erano state acquistate in un mercatino delle pulci durante una vacanza ed esportate illegalmente in Europa.

Alberto Gabriele

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *