Mercoledì il ministro dei trasporti italiano Matteo Salvini ha chiesto formalmente l’apertura di una procedura d’infrazione contro l’Austria per i divieti al traffico di transito in Tirolo. “Ho scritto alla commissaria Ue ai Trasporti Adina Valean chiedendole di avviare una procedura d’infrazione contro l’Austria. Le aziende italiane e le navi mercantili non possono essere danneggiate. È concorrenza sleale”, ha detto Salvini.
“L’Austria impedisce la libera circolazione di persone e merci. Non è possibile che i contratti valgano per alcuni e non per altri. lettere scritte, incontrato ministri, ho incontrato il commissario europeo ai trasporti, se non riusciamo a raggiungere il nostro obiettivo con la cortesia, con i colloqui tecnici, secondo i trattati internazionali, andremo insieme al Brennero, non è possibile per L’Austria si faccia gli affari propri e le navi da carico italiane siano ostacolate nel loro lavoro”, ha affermato il ministro dei Trasporti. Nel gabinetto del premier Giorgia Meloni, Salvini è anche vicepresidente del Consiglio e leader del secondo partito al governo, la Lega.
I mercantili italiani hanno esercitato per anni pressioni sul governo di Roma per porre fine alle “restrizioni unilaterali” in Tirolo. Sabato prossimo (28 gennaio) è in programma a Verona un incontro delle maggiori associazioni di trasporto merci, durante il quale il traffico di merci pesanti sull’asse del Brennero sarà il tema centrale. Il boss di Conftrasporto Paolo Uggè ha chiesto al governo Meloni di intervenire con decisione in Europa per chiedere il rispetto del principio della libera circolazione delle persone e delle merci nell’area Schengen. “Siamo dalla parte di Salvini in questa lotta. I mercantili si incontreranno a Verona. Nessuno potrà impedirci di prendere iniziative per difendere il principio della libera circolazione”, ha sottolineato Uggé.
I mercantili italiani trasportano ogni anno quasi 500 milioni di tonnellate di merci attraverso i valichi alpini. Un terzo di queste merci transita per il Brennero, ha precisato Conftrasporto. Questo asse è di vitale importanza per l’economia italiana. “La libera circolazione delle merci, se garantita, aggiungerebbe 390 miliardi di euro all’economia europea”, ha affermato Uggé.
Da: ap