Bolzano – Libertà dell’Alto Adige si oppone fermamente alla legge statale sulla Conferenza Stato-Regioni in discussione oggi. Ciò rappresenta una seria minaccia per l’autonomia.

Il convegno aveva infatti lo scopo di rappresentare e promuovere gli interessi autogovernativi degli altoatesini. «Ma l’accordo in discussione punta chiaramente sugli interessi dello Stato e non sugli interessi delle autonomie», avverte Myriam Atz Tammerle, deputata dello Stato di libertà in Alto Adige. L’accordo parla tra l’altro di “interesse nazionale” e di “unità economica e giuridica dello Stato”, all’interno dei quali devono operare le province autonome. Di conseguenza, l’estensione dell’autonomia è resa ancora più difficile e ancora più dipendente dalla buona volontà di altre regioni.

L’esperienza degli ultimi anni ha anche dimostrato che l’ultima parola spetta sempre allo Stato – si vedano le sentenze della Corte costituzionale. “Con il nuovo accordo l’Alto Adige è più legato allo Stato invece di diventarne più indipendente”, critica Atz Tammerle.

“Ed è proprio quello che vogliono gli altoatesini: meno Italia, più Alto Adige. Lo ha dimostrato chiaramente in particolare l’accordo di autonomia”, sottolinea in conclusione Atz Tammerle.

Da: mk