Il compianto Gianluca Vialli era considerato uno dei migliori attaccanti italiani della sua generazione.
Fonte: B92
Foto: FOTO EPA/ASSOCIAZIONE STAMPA/OWEN HUMPHREYS
Era un attaccante completo, dinamico, deciso, universale capace di giocare in tutte le posizioni offensive.
Dall’ala, passando per la seconda punta fino al centravanti, il suo rapido movimento in area di rigore e il suo fiuto del gol sono stati particolarmente letali.
“È l’attaccante ideale: potente, tecnicamente brillante, intelligente. Se dovessi dire come dovrebbe essere un attaccante moderno, direi semplicemente Vijali”. disse una volta Arrigo Saki.
Vialli ha segnato 259 gol in 673 partite con Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea. Ha giocato 59 partite e segnato 16 gol con la nazionale italiana
Vijali era noto per la sua potenza e precisione nel tiro con entrambi i piedi e per la testa, che lo aiutavano a completare le occasioni dentro e fuori l’area di rigore.
Oltre alla sua capacità di segnare gol, Vijali è stato anche in grado di giocare e creare occasioni per i suoi compagni di squadra, grazie alla sua buona visione, intelligenza tattica e distribuzione, che lo hanno visto giocare occasionalmente in ruoli di centrocampo più profondi, come trequartista o trequartista. .
Era anche dotato di buone capacità tecniche, dribbling e controllo di palla, che gli permettevano di giocare per primo, o superare in astuzia gli avversari e mantenere il possesso sotto pressione.
Giocatore veloce, tenace, laborioso ed energico, Vijali era dotato di forza fisica e resistenza ed era noto per la sua disponibilità a pressare gli avversari con la palla per riprenderne il possesso.
Vialli è stato visto come una nuova razza di attaccante nel calcio italiano, che combina tecnica e capacità di segnare con velocità, atletismo e fisicità.
Grazie al suo straordinario atletismo, forza e agilità, eccelleva anche nell’aria e aveva un debole per i gol acrobatici al volo e a forbice, che portarono il suo allenatore della Juventus Marcello Lippi e il presidente Gianni Agnelli all’epoca a paragonarlo al leggendario italiano. l’attaccante Giji Riva.
Insieme alle sue capacità calcistiche, era anche molto apprezzato per la sua dedizione, le qualità di leadership, la forte mentalità e l’influenza carismatica sul campo.
Marino Bortoletti di Trecani ha descritto Vialli come un “attaccante moderno, dotato di potenza e stile”, e come “il giocatore più rappresentativo della sua generazione”, insieme ai suoi connazionali Roberto Baggio e Franco Baresi.
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